In attesa della premiere mondiale domani al festival, Youth – La Giovinezza di Paolo Sorrentino incassa un grande successo al Marché. Sono oltre 75 i paesi i paesi in cui è stato venduto il nuovo film del premio Oscar per La Grande Bellezza e tra i territori c’è il mercato nordamericano (Fox Searchlight lo aveva annunciato alcuni giorni fa) e l’Europa. Il film con Michael Caine, Harvey Keitel, Rachel Weisz e Jane Fonda uscirà domani anche in sala in contemporanea con Cannes, in 500 copie distribuito da Medusa. Il film è una coproduzione Italia-Francia-Regno Unito-Svizzera: Indigo Film in collaborazione con Medusa Film; in Barbary Films, Pathé, France 2 Cinéma per la Francia; Number 9 Films per il Regno Unito; C-Films per la Svizzera.
E’ prodotto da Nicola Giuliano, Francesca Cima, Carlotta Calori. Luca Bigazzi firma la fotografia, Cristiano Travaglioli il montaggio, David Lang la musica, Ludovica Ferrario la scenografia, Carlo Poggioli i costumi.
Il quotidiano francese dedica un articolo al disappunto degli italiani per il mancato premio al festival: "Forse è mancata una lobby organizzata"
"Dà l'idea di un Paese che funziona". "L'ulteriore dimostrazione che l'unione delle forze può veramente andare incontro alle esigenze di ogni categoria del cinema italiano".Sono solo alcuni dei commenti sul nuovo spazio del cinema italiano a Cannes, per la prima volta allestito nell'Hotel Majestic, con una terrazza che affacciava sulla Montée des Marches, due sale per le attività professionali e l'ormai famoso ingresso con il tunnel caleidoscopico. E' stato visitato da circa 3mila persone, di cui oltre il 50% stranieri. Sul finale, presente anche il ministro Franceschini."Tutto ciò è stato realizzato con una spesa leggermente superiore a quella che sostenevamo gli anni scorsi per avere il solo spazio sulla spiaggia nel Village International", spiega Giancarlo Di Gregorio
Roberto Cicutto, amministratore delegato di Istituto Luce Cinecittà, commenta il contestato palmarès di questa edizione del festival. "Sulle decisioni delle giurie è inutile soffermarci. Si può condividerle o meno ma pretendere di sapere come dovrebbero comportarsi e' da ingenui. Dobbiamo essere soddisfatti che nell’edizione appena finita il cinema italiano e in generale l’industria audiovisiva si è presentata più compatta, con nuovi strumenti per la promozione e l’attrazione di investimenti e soprattutto con un’offerta di film pieni di talento e molto diversi tra loro. Vorrei però segnalare alcuni cambiamenti significativi nel DNA del Festival più importante del mondo"
Rossy De Palma si lascia andare a qualche confidenza sul lavoro dei giurati: "Abbiamo pianto tutti con il film di Moretti, ma volevamo premiare la novità di linguaggio"