Sorrentino e Luchetti verso Cannes?


L’Italia potrebbe essere alla 66° edizione del festival di Cannes (che si svolgerà dal 15 al 26 maggio) con La grande bellezza di Paolo Sorrentino e Storia mitologica della mia famiglia di Daniele Luchetti, mentre Miele, esordio alla regia di Valeria Golino, potrebbe trovare spazio alla Quinzaine. In attesa della conferenza ufficiale a Parigi il 18 aprile, circolano già molte indiscrezioni: l’apertura del festival sarebbe affidata a Il grande Gatsby di Baz Luhrmann quarta trasposizione del romanzo di Francis Scott Fitzgerald per lo schermo con protagonisti Leonardo DiCaprio e Carey Mulligan.

Ci sarebbero poi i fratelli Ethan e Joel Coen con Inside Llewyn Davis, ispirato alla vita di Dave Van Ronk, mitico cantante folk statunitense degli anni ’60. Nel cast Justin Timberlake e (di nuovo) Carey Mulligan. Sofia Coppola con The bling ring, protagonista Emma Watson, storia vera di un gruppo di ragazze che nel 2009 ha rubato milioni di dollari in gioielli a star come Paris Hilton, Orlando Bloom e Lindsay Lohan. James Gray firma Nightingale, con la diva francese Marion Cotillard e Joaquin Phoenix: il tragico viaggio di una emigrante polacca diretta a Ellis Island, costretta a prostituirsi per procurarsi cibo e medicine per la sorellina malata, e che giunta a New York si imbatte in un affascinante criminale interpretato da Jeremy Renner.

Il danese Nicolas Vinding Refn torna in coppia con Ryan Gosling dopo Drive con Only God Forgives, girato in Thailandia, storia durissima di droga e thai box. Alla terza collaborazione consecutiva anche Steve McQueen e Michael Fassbender. Dopo Hunger e Shame, ecco Twelve years a slave, storia di un newyorkese afroamericano che a metà Ottocento viene attirato a Washington con la scusa di un’offerta di lavoro. Arrivato sul posto, viene rapito e venduto come schiavo a diversi proprietari. Quando un falegname canadese riesce a far pervenire alcune lettere dello schiavo alla moglie, lei si rivolge alla giustizia per farlo liberare.

In Dau di Ilya Khrzhanovsky (Russia), si torna ai tempi dell’URSS di Stalin. Un’adolescente e un racconto di formazione sono gli ingredienti di Le bleu est une couleur chaude di Abdellatif Kechiche tratto dalla graphic novel omonima, con protagonista Léa Seydoux. Altri titoli papabili: The congress del regista israeliano Ari Folman (Valzer con Bashir), un film animato ma anche live action con Robin Wright, Un chateau en Italie di Valeria Bruni-Tedeschi alla sua terza regia, I bastardi di Claire Denis con Vincent Lindon e Only lovers left alive, storia vampiresco-romantica firmata da Jim Jarmusch.

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07 Marzo 2013

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