La serie tv The Young Pope è stata già venduta da FremantleMedia International in oltre 80 Paesi, dal Madagascar agli Stati Uniti, che sommati ai territori già coperti dai broadcaster co-produttori della serie (Sky, HBO, CANAL+, MediaPro) fa arrivare a 110 il numero record dei Paesi in cui, per ora, i 10 episodi della serie andranno in onda.
The Young Pope andrà in onda in Italia dal 21 ottobre su Sky Atlantic HD, nel Regno Unito dal 27 ottobre, in Germania, Irlanda e Austria da fine ottobre, sempre da fine ottobre in Francia su CANAL+ e negli Stati Uniti dal 2017.
Molto positiva la reazione della stampa internazionale: “La prima miniserie di Paolo Sorrentino si basa su un’idea ingegnosa e una struttura narrativa seriale televisiva mai vista prima d’ora, equilibrando genialità e acutezza” (Variety).
“The Young Pope è divertente, imprevedibile e irriverente. Lavorando con i migliori tecnici italiani, Sorrentino presenta una maestosa e un po’ inquietante Città del Vaticano, dove il marmo, le statue mozzafiato e l’architettura acquisiscono un senso di bellezza senza tempo grazie all’illuminazione di Luca Bigazzi e alla scenografia di Ludovica Ferrario” (Hollywood Reporter).
“Paolo Sorrentino esordisce in televisione con potere e grazia” (Indiewire).
“Intorno a questo solido personaggio il regista ha costruito una cattedrale televisiva di 10 episodi e il pubblico ha risposto con una fumata bianchissima”(El País).
“Un ancoraggio perfetto per un progetto ibrido che spazia tra I mondi del cinema e della televisione d’autore con una grazia elegante, quasi divina” (Screen International).
“The Young Pope è divertente e maliziosamente esilarante” (The Guardian).
Kate Muir @muirkate (The Times) Wow – appena visto Jude Law in The Young Pope di Sorrentino: iconoclastia sotto acido, splendido, perfidamente divertente #Venezia73
Sarà Microcinema a distribuire nelle sale italiane il film Leone d'Oro 2016, The woman who left, nuovo capolavoro di Lav Diaz. La pellicola, che nonostante il massimo riconoscimento al Lido non aveva ancora distribuzione e che si temeva restasse appannaggio soltanto dei cinefili che l'hanno apprezzata alla 73esima Mostra di Venezia, sarà quindi visibile a tutti, permettendo così agli spettatori del nostro Paese di ammirare per la prima volta un'opera del maestro filippino sul grande schermo
Il film di Denis Villeneuve segnalato dalla giuria di critici e giornalisti come il migliore per l'uso degli effetti speciali. Una menzione è andata a Voyage of Time di Terrence Malick per l'uso del digitale originale e privo di referenti
Il direttore della Mostra commenta i premi della 73ma edizione. In una stagione non felice per il cinema italiano, si conferma la vitalità del documentario con il premio di Orizzonti a Liberami. E sulla durata monstre del Leone d'oro The Woman Who Left: "Vorrà dire che si andrà a cercare il suo pubblico sulle piattaforme tv"
Anche se l’Italia è rimasta a bocca asciutta in termini di premi ‘grossi’, portiamo a casa con soddisfazione il premio Orizzonti a Liberami di Federica Di Giacomo, curiosa indagine antropologica sugli esorcismi nel Sud Italia. Qualcuno ha chiesto al presidente Guédiguian se per caso il fatto di non conoscere l’italiano e non aver colto tutte le sfumature grottesche del film possa aver influenzato il giudizio finale: “Ma io lo parlo l’italiano – risponde il Presidente, in italiano, e poi continua, nella sua lingua – il film è un’allegoria di quello che succede nella nostra società". Mentre su Lav Diaz dice Sam Mendes: "non abbiamo pensato alla distribuzione, solo al film. Speriamo che premiarlo contribuisca a incoraggiare il pubblico"