“E’ il mio film più bello perché non l’ho scritto io, ma Eduardo”. Lo dice sorridendo Paolo Sorrentino a Piazza San Cosimato nell’ambito della rassegna estiva realizzata dai ragazzi del Piccolo America, che hanno presentato Sabato, domenica e lunedì (2004), trasposizione per la Rai dello spettacolo con Toni Servillo (anche regista della versione teatrale) e Anna Bonaiuto, da uno dei capolavori di Eduardo De Filippo.
“Per me non c’è nessuna differenza fra regia cinematografica e televisiva, non ho mai nemmeno imparato il linguaggio delle serie TV – spiega il regista Premio Oscar rispondendo alle domande di Valerio Carocci davanti a una piazza strapiena -. Ho avuto la fortuna di poterne fare una con la promessa che sarebbe stata un film lungo. Io so fare tre o quattro cose e ritorno sempre a quelle”, chiosa con un sorriso.
Il regista in questo periodo è impegnato con The New Pope, seconda stagione, con John Malkovich, del suo successo televisivo The Young Pope, ritratto di un giovane e a suo modo rivoluzionario Papa americano (Jude Law, che ritroviamo anche nel nuovo capitolo) .
Di Sabato, domenica e lunedì dice: “Un racconto esemplare dell’ineluttabilità dei conflitti. Poi come tutti i lavori di Eduardo è su più livelli, qui c’è ad esempio il perfetto ritratto di una famiglia napoletana come ne ho conosciute e in più è anche molto divertente”.
Il regista australiano, è noto per il suo debutto nel lungometraggio con il musical 'The Greatest Showman'
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