Si è tenuta a Madrid la manifestazione di premiazione della sesta edizione del Premio Solinas Italia-Spagna nell’ambito del 14º Festival del Cinema Italiano di Madrid.
Il Premio Solinas Italia-Spagna – che promuove le coproduzioni tra Italia e Spagna e/o con i Paesi appartenenti all’America Latina attraverso il sostegno alla scrittura di nuovi soggetti – è stato consegnato da Marialuisa Pappalardo (direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Madrid) che dichiara: “Il Premio Solinas Italia-Spagna si conferma quale strumento per sostenere la creatività e lo sviluppo di nuovi soggetti, per creare ponti tra l’Italia, la Spagna, e l’America Latina attraverso la scrittura. Ma è anche una grande opportunità: grazie al lavoro svolto in questi anni, alcuni dei soggetti selezionati, da idee iniziali, sono diventati film. Auguro lo stesso successo ai progetti di questa edizione e invito gli sceneggiatori a scrivere, perché la fonte di nuove storie è davvero inesauribile”.
Alla sesta edizione del Concorso hanno partecipato 75 storie pervenute in forma anonima e la Giuria – di produttori – composta da Andrea Di Blasio, Annamaria Granatello, Marina Marzotto, Silvio Maselli, Marialuisa Pappalardo, Alessandra Picone, Chiara Sfregola, e Ines Vasiljevic, ha decretato il vincitore e quattro menzioni speciali.
Il vincitore del Premio Solinas Italia-Spagna, del valore di 1.000 Euro, è Il ruolo della loro vita di Rubén Fernandez Manzanera. La motivazione: “Il soggetto si distingue per la scrittura strutturata e convincente, per la varietà dei toni, per l’originalità di un’idea in cui il filo Italia – Spagna – Sud America si intesse con naturalezza nello sviluppo narrativo; i personaggi, sia quelli principali che quelli secondari, appaiono ben delineati sia nei caratteri che negli obiettivi da raggiungere, tra ambizione e ricerca del proprio ruolo nella società. Tali elementi rendono Il Ruolo della loro vita un progetto valido e meritevole di una coproduzione.
Menzioni speciali: Així en terra – De resaca – Manuale distruzione sentimentale – Mundial.
Con le seguenti motivazioni:
Així en terra di Alessandro De Francesco, “Un progetto che interpreta con naturalezza e originalità lo spirito di un premio nato per promuovere la collaborazione fra Italia e Spagna andando a raccontare una delle pagine più dure della Storia del Paese, la guerra civile spagnola. Il toccante incontro fra una giovane donna e uno dei soldati italiani inviati da Mussolini in appoggio ai nazionalisti di Franco restituisce un volto umano agli orrori della guerra ed offre l’occasione per un vero confronto creativo e co-produzione di natura artistica”.
De resaca di Luigi Manca e Francesco Tosco, “Una Sliding Doors tra Italia e Spagna che gioca con le tematiche dell’insoddisfazione e la predestinazione costruendo una storia romantica sorprendente e audace, che non scade mai nel melò. La Menzione Speciale vuole dare uno slancio ad un dispositivo narrativo ideale per la coproduzione che può beneficiare di una fase di co-sviluppo per dare maggiore identità e profondità in particolare a Inès e la parte spagnola del racconto, per rendere l’opera così perfettamente compiuta”.
Manuale distruzione sentimentale di Caterina Salvadori, “Una romcom tutta al femminile che celebra lo spirito del viaggio e dell’amicizia, e che tratta con fresca ironia -e un tocco di dramedy- il percorso di riabilitazione emotiva di una giovane donna. Manuale distruzione è quindi l’occasione per esplorare, attraverso un tris di giovani attrici, tre differenti approcci all’amore e alla vita”.
Mundial di Annibale Gagliani, “L’idea filmica, in unità di luogo e di tempo, suona originale e sfidante per un progetto che celebra i fasti del mondiale di calcio vinto dalla Nazionale italiana nel 1982 in Spagna, al termine di un campionato tutt’altro che trionfale e di una precedente stagione calcistica avvelenata dallo scandalo del calcio scommesse. Il confronto al tavolo da gioco sul volo di ritorno da Madrid verso Roma tra quattro uomini così diversi come Sandro Pertini, Dino Zoff, Enzo Bearzot e Franco Causio rende fortemente metaforico il racconto e allontana il pericolo sempre in agguato di mostrare il calcio al cinema, in una lotta impari tra passioni calde e narrazioni posticce che sempre vedrà vincere il calcio giocato, rispetto a quello mostrato. Mundial si segnala dunque come un progetto di forte impatto e possibile sviluppo creativo”
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