“Morire è facile. Vivere è difficile, ma è il motivo per cui siamo qui”. Saggio e filosofico, Sylvester Stallone ha incontrato i ragazzi della periferia romana nel teatro di Tor Bella Monaca, al termine di una lunga giornata nella capitale. Accompagnato dalla moglie Jennifer Flavin, ospite del Festival di Roma, dove il 14 presenterà Bullet to the Head, pellicola di Walter Hill di cui è protagonista, Sly ha prima fatto visita al Campidoglio, dove il sindaco Gianni Alemanno e l’assessore alla Cultura, Dino Gasperini, gli hanno donato la Lupa capitolina, simbolo della città. “La metterò al posto dell’Oscar”, ha ringraziato lui. “Roma is huge”, Roma è grandissima, ha commentato esterrefatto alla vista sui Fori. Poi, dal cuore della città, con una folle corsa nel traffico, è arrivato all’estrema periferia. In centinaia lo hanno atteso per ore sul piccolo red carpet, in fila tra giubbotti e telefonini, pronti ad immortalare il divo. Per 35 minuti, Sly ha raccontato dei suoi esordi: “ho chiamato uno per uno tutti gli agenti dell’elenco telefonico. Dopo aver ricevuto da tutti due volte un rifiuto, mi sono chiuso in casa, con i vetri oscurati, a scrivere. All’inizio erano cose terribili ma ogni giorno miglioravo un po’”. Così sono nati anche Rocky e Rambo, “uno l’opposto dell’altro – dice – Rocky più ottimista, Rambo pessimista”.
“Orgoglioso” delle sue origini italiane e di “essere parte di questa terra”, ha raccontato anche della difficoltà di avere successo, di perderlo e della fatica per riconquistarlo. “Ora – racconta – ho avuto la fortuna di lavorare con un regista leggendario come Hill. Persone così, come Bruce Willis, Schwarzenegger o Clint Eastwood, non ci sono più”. Al sindaco Alemanno ha confidato che il Festival di Roma può crescere e diventare importante quanto quello di Venezia.
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La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.
E' ancora Cattivissimo 3 a guidare il box office per il terzo weekend, con 2.471.040 euro. Al 2° posto, con 1 mln 919mila euro, sfiorando i 6 mln totali, il kolossal di Christopher Nolan Dunkirk