Stop alle “drama production”, questa è la decisione di Sky, emittente europea parte della Comcast Corporation, che ha deciso la pausa di un anno – fino alla prossima primavera – per le produzioni del Regno Unito che avrebbero coinvolto riprese internazionali.
Cameron Roach, vertice del settore drama, durante una diretta YouTube organizzata dall’Edinburgh TV Festival, ha spiegato che ciascuna produzione è stata esaminata nel dettaglio, e non si aspetta che gli show previsti con riprese all’estero – o elementi di viaggio – siano realizzabili almeno per 12 mesi. Tra le produzioni messe in pausa ci sono la terza stagione di Britannia e il nuovo progetto You, mentre entro metà estate alcuni progetti britannici potrebbero entrare in pre-produzione, come il thriller Temple di Mark Strong, più gestibile alle condizioni correnti: “Ciò che è stato davvero importante per tutti noi è avere qualcosa su cui puntare. Il futuro è completamente sconosciuto, ma per le persone è difficile avere una motivazione. Andando in pre-produzione a metà estate significa che gli sceneggiatori e i team di preparazione possono concentrarsi su quello”, secondo Roach.
Una scia perseguita anche da Philip Edgar-Jones, apice dello spettacolo di Sky, che ha dichiarato di essere in trattative con i produttori su come mettere in produzione spettacoli che non siano centrati sul blocco circostante: “È un momento di grave crisi per molti, ma anche un momento di grande innovazione”.
Le riprese di Furiosa sono state interrotte dopo che il regista George Miller è risultato positivo al Covid. Secondo quanto riportato dal Daily Mail, al momento Miller si trova in isolamento nella sua casa a Sydney, in Australia. I lavori non riprenderanno prima del 15 agosto
Il decreto legge pubblicato il 16 giugno conferma il venir meno dell’obbligo di indossare la mascherina nei cinema e nei teatri. “Finalmente si torna a fruire lo spettacolo del grande schermo in libertà e sicurezza” è il commento a caldo di Mario Lorini, presidente ANEC (Associazione Nazionale Esercenti Cinema)
“L’Unione Editori e Distributori Cinematografici Anica ritiene molto grave la decisione del Governo di prorogare l’obbligo dell’uso di mascherine FFP2 nella sale cinematografiche italiane fino al 15 giugno”: è ciò che si legge nella dichiarazione del presidente dell’Unione Editori e Distributori Anica Luigi Lonigro
L’ANEC, l’Associazione Nazionale Esercenti Cinema, in una nota prende posizione sulle anticipazioni che trapelano sulle misure che saranno varate nel pomeriggio