Sarà in anteprima europea al Festival di Berlino (Panorama), per arrivare poi nelle sale italiane da aprile con Sun Film Group, Skin di Guy Nattiv, la vera storia di Bryon Widner, fanatico naziskin redento, interpretato da Jamie Bell e già presentato al Toronto International Film Festival dove si è aggiudicato il Premio Fipresci della Critica. Bryon è un giovane naziskin appartenente ad una feroce famiglia di skinheads. Un vita fatta di alcool, droga, violente scorribande razziste e omicidi. Bryon non conosce un altro modo di vivere, fino a quando incontra Julie una giovane donna madre di tre figlie. Per lei farà la scelta difficile e coraggiosa di voler cambiare la sua vita. Ma la sua “famiglia” non può permettere di essere abbandonata da un proprio figlio e tornerà a riprenderselo. Aiutato da un attivista di colore, Bryon dovrà sottoporsi ad un lungo e doloroso percorso per rimuovere I tatuaggi, simboli della ideologia nazista, dalla pelle e dalla sua coscienza, per trovare infine la sua redenzione e la donna che ama. Il film è la storia della straziante trasformazione di Bryon Widner ispirata a questa incredibile cronaca di redenzione che vede protagonista Jamie Bell, Danielle Macdonald e la candidata agli Oscar Vera Farmiga affiancati da Mike Colter e Bill Camp.
“Sono cresciuto in Israele – dice il regista – ascoltando le storie di mio nonno sull’Olocausto, il nazismo e tutto quello che aveva passato. Mi ha molto toccato – spiega – vedere qualcuno che è riuscito a venirne fuori trovando una via di uscita attraverso un percorso diverso”.
In Panorama saranno presentati Dafne, opera seconda di Federico Bondi e il documentario Selfie di Agostino Ferrente. Il nuovo progetto di Irene Dionisio La voce di Arturo è stato selezionato da Berlinale Talents e da Script Station. In Coproduction Market il nuovo progetto di Thanos Anastopoulos Seconda casa
La Retrospettiva della 69ma edizione della Berlinale adotta come tema le donne registe, tra il 1968 e il 1999. “Grazie ad attiviste come Helke Sander, Ula Stöckl e Jutta Brückner – dice il direttore uscente Dieter Kosslick – le registe donne hanno preso confidenza, e noi abbiamo molto a cuore l’uguaglianza di genere nel cinema di oggi”
Il direttore della Berlinale ha ricevuto una medaglia speciale a Telluride, ed è stato definito come “un eroe del cinema che preserva, onora e presenta grandi film”. Precedentemente il riconoscimento era andato a Criterion Collection, HBO, Ted Turner, Stanley Kauffmann, Manny Farber, Pierre Rissient, Leonard Maltin, Serge Bromberg and the UCLA Film & Television Archive
Ufficializzata la nomina di Carlo Chatrian quale nuovo direttore artistico della Berlinale. Con lui a Berlino, nella posizione di managing director, figura professionale creata da quest’anno, ci sarà Mariette Rissenbeek, attuale capo della promozione internazionale di German Films