SIC, ‘Mondocane’ e ‘Mother Lode’ in Concorso per l’Italia

Due i titoli italiani in competizione alla Settimana Internazionale della Critica di Venezia, il film di Alessandro Celli con Alessandro Borghi e quello di Matteo Tortone girato in Perù


L’opera prima di Alessandro Celli, con Alessandro Borghi, Mondocane, è uno dei due film italiani in Concorso alla SIC-Settimana Internazionale della Critica di Venezia 2021, cui Delegato Generale è Beatrice Fiorentino.

L’altro titolo in competizione è Mother Lode di Matteo Tortone, in bianco e nero

Il primo debutta scegliendo Taranto, città fantasma cinta dal filo spinato in cui nessuno, nemmeno la Polizia, osa entrare. Si lotta, in pochi, per la sopravvivenza, mentre la banda criminale delle Formiche, al cui apice c’è il carismatico Testacalda, si contende il territorio con un’altra gang. Due orfani tredicenni hanno come sogno quello di far parte della banda: Pietro, Mondocane appunto, per aver superato la prova d’accettazione nella gang, impone Christian al gruppo che lo deride chiamandolo Pisciasotto. Ma qualcosa si spezza nel loro equilibrio, mettendo a repentaglio la fede in ciò in cui credono. Il film è prodotto da Groenlandia e Rai Cinema. 

Mentre Tortone, per la sua coproduzione italo-franco-svizzera ambientata in Perù, sceglie Jorge, 21 anni, che vive nel quartiere popolare di Villa Maria del Triumpho a Lima. Mentre per tirare a campare guida i moto-taxi, sogna di diventare meccanico e aprire una propria officina. Nel nome di un futuro migliore attraversa il Paese per cercare fortuna in una rinomata città mineraria, ma strada facendo viene a conoscenza che molti minatori vi sono scomparsi. Sospesa a 5.300 metri di altitudine sulla Cordigliera delle Ande, la città scatena da sempre la febbre dellʼoro, facendo scommettere agli esseri umani il proprio destino sopra il mito dellʼabbondanza delle miniere del ghiacciaio de la “Bella durmiente”. Jorge restituisce il mondo della miniera, che ha conosciuto per la prima volta a 13 anni: otto più tardi conserva quell’ esperienza terribile ma decide di ripetere ancora il viaggio e inseguire l’ignoto, in cui regnano credenze ereditate dalla cultura Inca e governate dalla figura del Diavolo. Un viaggio iniziatico con un biglietto di sola andata: una favola sulla banalità della discesa neoliberista. 

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22 Luglio 2021

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