SIC 39, ‘Anywhere Anytime’ unico film italiano in concorso

Sarà il film francese 'Planet B' ad aprire - fuori concorso - la Settimana Internazionale della Critica. Presentato anche il programma di SIC@SIC, con 7 cortometraggi italiani in concorso


“Un mondo indecifrabile, un tempo indefinito, colmo di incertezze, di incognite, all’interno del quale si è fatto difficile orientarsi e persino distinguere il vero dal falso, la realtà dalla finzione” è qui che si muove la 39° Settimana Internazionale della Critica, di cui è appena stata presentata la selezione ufficiale. Come annuncia la Delegata Generale Beatrice Fiorentino, la sezione autonoma e parallela organizzata dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (SNCCI) nell’ambito di Venezia 81 accoglie come sempre 7+2 titoli – scelti tra i quasi 700 considerati e provenienti da ogni continente – dove la rappresentazione del mondo è declinata attraverso i codici del cinema di genere e d’autore, con uno stile realista, documentario, talvolta ironico, oppure in chiave metaforica, attraverso il filtro del realismo magico.

La SIC 39 sarà aperta, fuori concorso, dal film Planet B, opera seconda di Aude Léa Rapin, che ci porta in una Francia del futuro. Un film di fantascienza cyberpunk declinata al femminile che si interroga sui principi etici che governeranno le nostre vite. Sempre dalla Francia arriva il film di chiusura Little Jaffna di Lawrence Valin, al suo debutto, che racconta di un giovane poliziotto che si infiltra in un gruppo criminale attivo nel quartiere della comunità Tamil parigina.

Il concorso della Settimana Internazionale della Critica

Tra i sette film in concorso troviamo un solo titolo italiano: si tratta di Anywhere Anytime, del cineasta iraniano Milad Tangshir. Ambientato a Torino, il film racconta di un immigrato clandestino a cui viene rubata la bicicletta con cui lavora come rider: a metà tra Vittorio De Sica e Matteo Garrone, l’Italia di oggi vista attraverso gli occhi dell’altro.

Gli altri film in concorso sono U don’t cry, butterfly, una storia familiare diretta dalla vietnamita Dương Diệu Linh, Homegrown, documentario in cui il regista Michael Premo osserva dall’interno e senza giudizio le attività di un gruppo di suprematisti sostenitori di Trump, No Sleep Till della franco-americana Alexandra Simpson, che ci porta in una Florida minacciata da un Uragano, Paul & Paulette take a bath rom-com anomala dell’anglo-francese Jethro Massey, Peacock del cineasta austriaco Bernhard Wenger e Perfumed with mint, opera prima Muhammed Hamdy, regista egiziano già direttore della fotografia di film come The Square.

I sette lungometraggi in concorso alla 39. Settimana Internazionale della Critica concorrono per: Gran Premio IWONDERFULL, assegnato da una giuria internazionale al miglior film in concorso e del valore di € 10.000; Premio del Pubblico The Film Club, assegnato dal pubblico in sala e dal valore di € 3.000; Premio Luciano Sovena, destinato al Miglior Produttore Indipendente e dal valore di € 5.000, assegnato da una giuria di membri dell’Associazione Amici di Luciano Sovena.

Inoltre, i film della sezione concorrono all’assegnazione dei seguenti riconoscimenti: Premio Mario Serandrei – Hotel Saturnia per il Miglior Contributo Tecnico, sponsorizzato dall’Hotel Saturnia di Venezia e assegnato da una commissione di critici iscritti al Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani; Premio Circolo del Cinema di Verona, assegnato da una giuria composta da soci under 35 del Circolo.

SIC@SIC

Torna per il nono anno la SIC@SIC (Short Italian Cinema @ Settimana Internazionale della Critica), affermatasi ormai come punto di riferimento nella scoperta dei giovani talenti del cinema italiano. Un progetto che dal 2016 unisce SIC e Cinecittà: una piccola factory che sta crescendo a velocità strabiliante dando al contempo vita a una vera e propria comunità di giovani autori. Tre i premi a cui competono i corti in selezione: Premio al Miglior Cortometraggio offerto da Frame by Frame; Premio alla Migliore Regia offerto da Stadion Video; Premio al Miglior Contributo Tecnico offerto da Fondazione Fare Cinema.

“I cortometraggi di questa edizione – dichiara Carla Cattani, Responsabile della promozione internazionale del cinema italiano contemporaneo di Cinecittà – sembrano essere il grande puzzle di una periferia diffusa, dove tra i ruderi del presente si muovono personaggi che difficilmente superano i vent’anni. Giocano e sognano con coraggio e spavalderia. Ma i racconti non si lasciano divorare dalle periferie, anzi, nella narrazione si esprime una lotta epica, una sfida alla sopravvivenza malgrado tutto”.

In apertura troviamo due racconti brevi – fuori concorso – che ci accompagnano alle porte della distopia: Dark Globe, in cui Donato Sansone torna alla fisicità della carta e alla ruvidità del segno facendosi portatore di un messaggio ecologista e pacifista e confermandosi tra i grandi maestri dell’animazione italiana; e The Eggregore’s Theory di Andrea Gatopoulos, realizzato mediante l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale.

In concorso troviamo Playing God di Matteo Burani, infernale body horror in stop motion che gioca sul concetto di creazione e distruzione come metafora della società; Marco Talarico torna sulla questione delle AI in At Least I Will Be 8 294 400 Pixel, un viaggio in un passato ipotetico, tra memorie reali, innesti virtuali, desideri inesauditi; Billi il Cowboy di Fede Gianni è un piccolo omaggio a tinte queer che celebra il cinema e l’epica del western; Nero argento di Francesco Manzato è un film libero e punk, fatto di erranze, di corpi in movimento; Phantom di Gabriele Manzoni è un tesissimo incontro-scontro tra ragazzi che si sfidano ai margini della città; anche Sans Dieu di Alessandro Rocca rivela tensioni ambigue: un sottile gioco di dominazione accompagna i pomeriggi d’estate di due bambini; Things That My Best Friend Lost di Marta Innocenti si perde nella lunga notte di un rave tra messaggi vocali ignorati e solitudini nascoste dietro allo sballo.

Chiude il programma, fuori concorso, Domenica Sera di Matteo Tortone, che torna alla SIC dopo essere stato in concorso con Motherlode nel 2021: il suo è un racconto di periferie, smarrimenti, incomprensioni e disperato bisogno d’amore.

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22 Luglio 2024

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