Si tiene a Trieste fino al 10 luglio, in presenza, la 22° edizione del Festival SortTS, di cui abbiamo potuto visionare in anteprima alcuni contenuti, in particolare tre proiezioni di cui due anteprime italiane.
Al cinema Ariston passano dunque l’onirico, sperimentale, spiazzante, avvolgente Lumina, secondo lungometraggio di Samuele Sestieri, quasi in concomitanza con la sua apparizione alla Mostra del Nuovo Cinema di Pesaro, e poi moltissimi corti interessanti come ad esempio I Comete, a Corsican Summer di Pascal Tagnati.
In un piccolo villaggio della Corsica i bambini rallegrano le strade, gli adolescenti fanno confusione e gli adulti discutono del futuro, mentre gli anziani riflettono sul tempo che passa. Quelli che non hanno mai lasciato l’Isola danno il benvenuto a quelli che ci tornano. Famiglie e amici dividono insieme momenti preziosi sotto il sole e le risate dell’estate, che sospendono ma non curano il dolore causato da antiche ferite. “Corto o lungo – dice il regista – non fa differenza. Per me un film è un film al di là della sua durata. Non considero i corti come prove generale di film più lunghi Dirigere un buon corto può essere anche più complicato, anzi. Quando ho scritto la sceneggiatura di I Comete, la questione del formato nemmeno me la sono posta. Durante l’estate, tutti i Corsi tornano al loro villaggio. Quelli della ‘diaspora’ e quelli che ora vivono in città, qualsiasi sia il loro background sociale. Il villaggio è un posto dove la gente si incontra e si scambia opinioni e riflessioni. Nei villaggi succede tantissimo. In questa storia c’è un po’ di tutto: ricordi, creazioni e proiezioni. Ma soprattutto immagini dal mio cuore. Questo non è il villaggio dove sono cresciuto. Abbiamo girato a Tolla, 400 anime d’estate, nella valle Prunelli, non distante da Ajaccio”.
Simon Calls di Marta Sousa Ribeiro viene invece dal Portogallo. E’ l’ultima settimana di scuola ma Simon non sta studiando per le interrogazioni finali. I suoi genitori hanno divorziato e sembrano aspettare un cambiamento che mai arriverà. Simon è stanco di aspettare. Può prendersi un biglietto di sola andata per gli USA? Sarebbe possibile far esplodere gli oggetti da lontano con la forza del pensiero? E si può invertire il corso del tempo? E se la nostra libertà fosse da ricercare soltanto nei film? Con la potente colonna sonora composta di Raimundo Carvalho il film ci proietta nei meandri di un’adolescenza turbata, tra Donnie Darko e Boyhood, da cui eredita anche la tecnica narrativo-produttiva. Il corto è infatti girato in tre fasi (2015, 2017 e 2019). Doveva essere un corto ma è diventato, come dichiarato dalla regista “la versione maschile della mia giovinezza”, tra soffocamento e immaginazione, travolgimento ed emozioni ben evocati dalla combo tra formati ristretto e uso ravvicinato della videocamera.
Miglior lungometraggio della sezione Nuove Impronte è lo spagnolo Mighty Flash di Ainhoa Rodríguez (nella foto). Miglior cortometraggio I Am Afraid to Forget Your Face di Sameh Alaa, miglior cortometraggio italiano Ape Regina di Nicola Sorcinelli
Venerdì 9 luglio a Trieste Masterclass online gratuita di Alice Rohrwacher, acclamata regista di Le meraviglie e Lazzaro felice. Nel pomeriggio proiezione di Noi abbiamo futuro di Leonardo Angellotti e dibattito sull'emergenza climatica
Appuntamento con i cortometraggi di Shorter Kids’n’Teens, la sezione dedicata ai giovanissimi. In questa edizione del festival triestino c'è una speciale novità che vede la platea di giovanissimi cinephiles ancor più protagonisti. Nella giornata di mercoledì 7 luglio sarà decretato il vincitore
Alla Casa del Cinema di Trieste si terranno le proiezioni gratuite delle 13 opere in concorso tra cui gli italiani Om Devi: Sheroes Revolution di Claudio Casale e VR Free di Milad Tangshir