CANNES. Singolare coincidenza. A pochi chilometri dalla Croisette, ad Antibes, Lucio Dalla vinceva con la Renho Dixieland Band il primo Festival europeo del jazz. Era il 1960 e ora il suo nome si riaffaccia qui a Cannes. Mario Sesti, critico e direttore del Taormina Film Fest – l’edizione dei 60 anni è stata appena presentata all’Italian Pavilion – ha anticipato a CinecittàNews che sta preparando un documentario dedicato al grande musicista.
Senza Lucio, prodotto da Erma Films di Massimiliano De Carolis, nasce da una frequentazione e un’amicizia di Sesti con Dalla nata in occasione della realizzazione di un suo precedente documentario, L’ultima sequenza sul finale di 8½.
A paralarci di Lucio saranno nel film i tanti che l’hanno incontrato e frequentato: Ernesto Assante, Gino Castaldo, Isabella Rossellini, Renzo Arbore, Kerry Kennedy, John Turturro, Piera Degli Esposti, Caetano Veloso, Gilberto Gil, Chico Buarque de Hollanda, Paolo Nutini, Antonio Forcellino. E al posto di filmati di repertorio, ampiamente saccheggiati dagli speciali televisivi trasmessi, ci saranno centinaia di foto inedite messe a disposizione da Marco Alemanno, unito da un profondo legame umano e professionale con l’artista, che colgono Lucio in momenti di vita privata e pubblica.
La voce narrante sarà proprio quella di Marco e accompagnerà l’intero film che avrà come colonna musicale cover della band Marta sui Tubi, brani rivisitati dal jazzista Stefano Di Battista e infine brani originali di Teho Teardo.
“E’ il racconto di chi ha conosciuto Dalla, in particolare negli ultimi vent’anni. Un personaggio che con la sua musica ha accompagnato diverse generazioni – spiega Sesti – Senza Lucio perché tutti ci siamo sentiti un po’ orfani, così voglio restituire al pubblico quel sentimento di perdita di un grande amico e artista, lo stesso di Marco Alemanno che gli è stato vicino per anni. Desidero raccontare quel che non sappiamo di lui, condividere un po’ di familiarità e intimità. Vorrei restituire il ritratto di un artista che manifestava una vastità di interessi, direi quasi da spirito rinascimentale, capace di misurarsi con il teatro, l’opera, la poesia”.
Senza Lucio avrà come location l’Etna, Milo, Manfredonia, le isole Tremiti, Bologna, la costiera sorrentina, tutti luoghi familiari a Dalla.
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