”Per aver profuso grande passione umana e professionale, per contribuire con la sua arte a portare la cultura di Napoli nel mondo intero che resta il nostro miglior biglietto da visita”. Con questa motivazione il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ha conferito la cittadinanza onoraria all’attore, nato ad Afragola e residente a Caserta, Toni Servillo. Il conferimento si è svolto nella Sala dei Baroni del Maschio Angioino. Nella deliberazione del Comune si sottolinea che Servillo, nel corso della sua carriera, ”ha intrecciato il suo percorso e la sua attività con la città di Napoli, attraverso interpretazioni di testi di autori napoletani, sempre però rifuggendo dalle icone, dai luoghi comuni e dagli stereotipi che accompagnano rappresentazioni antiche e obsolete della nostra città”. Nel testo si ripercorrono le tappe della carriera di Servillo, dai tempi del gruppo Falso Movimento, alla creazione di Teatri Uniti dirigendo e interpretando spettacoli di Moscato, Viviani, Eduardo De Filippo, fino ad arrivare al cinema interpretando personaggi ”molto vicini alla dura e cruda realtà del nostro territorio”.
“Sono molto emozionato di ricevere la cittadinanza onoraria, ringrazio tutti i napoletani. Mi sento in debito con questa città che mi ha arricchito, una ricchezza che cerco di trasmettere in giro per il mondo nei suoi aspetti più nobili, riflessivi, tragici”, ha detto Servillo nell’accettare la cittadinanza onoraria. “Una cittadinanza che – ha aggiunto – mi onora, che ha un significato simbolico soprattutto per i ragazzi del territorio che vogliono fare lo stesso mestiere che facciamo noi”. Ai tanti giovani che erano nella Sala dei Baroni del Maschio Angioino, ma non solo a loro, Servillo ha ricordato che “c’è la possibilità di farlo qui, con sacrifici, impegno. Non è facile – ha aggiunto – in una realtà come la nostra ottenere risultati pur restando a vivere sul territorio, ma io mi sono formato approfittando di questa città che ha una nobilissima tradizione nelle arti sceniche per questo – ha concluso Servillo – dico sempre che in parte è una fortuna fare questo mestiere ed essere nato a questa latitudine”. Nel corso della cerimonia Servillo ha firmato il libro d’onore su cui ha lasciato il suo messaggio alla città: “Emozione profonda e riconoscimento per questa città che amo”.
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