“La Russia ha lanciato una guerra su vasta scala contro l’Ucraina. Ora più che mai abbiamo bisogno dell’aiuto della comunità internazionale e di chiunque capisca che la guerra domani potrebbe essere alla tua porta. Abbiamo parlato della guerra nell’Ucraina orientale nei nostri film per otto anni. Li hai visti ai festival. Ma questo non è un film, ma la nostra realtà. E oggi questa realtà si è diffusa in tutto il nostro Paese senza eccezioni. I cineasti ucraini ti chiedono di non tacere e di non farti da parte. Chiedono aiuto e alcune azioni che possono aiutare l’Ucraina a riconquistare la pace”, scrivono gli autori ucraini in un documento collettivo rilanciato sui media di cinema come Deadline.
E Oleg Sentsov, il regista e attivista imprigionato in Russia, difeso da Amnesty International e su cui la comunità internazionale di cinema si era mobilitata per il rilascio dopo un processo costruito ad arte, dichiara: “Putin non si ferma all’Ucraina. Questa è una guerra su vasta scala. Questa è una sfida per l’intero mondo democratico. Non stiamo solo difendendo la nostra terra, stiamo resistendo alla tirannia imminente. Il tempo della preoccupazione è finito. È tempo di lottare per la libertà e la verità”.
Valentyn Vasyanovych, il regista di Reflection (foto) incentrato proprio sulle torture russe afferma: “Resto a Kiev. Voglio essere tra persone consapevoli della loro appartenenza etnica, culturale e politica. Voglio essere tra queste persone per acquisire esperienze importanti che mi aiuteranno a creare storie vere su di loro. Voglio far parte di una forza che porterà alla distruzione dell’impero del male”.
La fabbrica dei sogni sceglie ancora di sostenere e di contribuire all’aiuto della popolazione dell’Ucraina, in special modo dei suoi bambini, tramite l’associazione Save the Children, che nelle terribili settimane dall’inizio della guerra sta lavorando sul campo per fornire beni necessari e salvare vite innocenti
Il regista ucraino sarà presente alla retrospettiva organizzata il 21 e il 22 aprile dalla Cineteca di Bologna. Il suo ultimo film The Natural History of Destruction è nella selezione ufficiale del 75esimo Festival di Cannes
L’Associazione Museo Nazionale del Cinema di Torino, grazie al sostegno dell’European Cultural Foundation, propone alla città il progetto “Cinema per l'Ucraina”: una rassegna cinematografica che si articola in sei appuntamenti ogni giovedì sera, dal 14 aprile al 19 maggio 2022
Il direttore di Giffoni Film Festival, Claudio Gubitosi, scrive una lettera aperta al regista russo, di cui riportiamo integralmente il testo: "Sei chiamato a realizzare un nuovo film - si legge nel testo - Sole salvatore, perché dalla Russia possa arrivare, finalmente, un raggio di pace"