Lo straordinario Self-Portrait As A Coffee-Pot dell’artista William Kentridge sarà disponibile in esclusiva su MUBI a partire dal 18 ottobre 2024, in seguito alle anteprime speciali al Toronto International Film Festival e al BFI London Film Festival e alla presentazione all’Arsenale Institute for the Politics of Representation, curata da Carolyn Christov-Bakargiev, durante la Biennale d’Arte di Venezia 2024. Lo rende noto la piattaforma streaming.
Mettendo a nudo il processo creativo, Self-Portrait As A Coffee-Pot è una serie di film in nove episodi dell’artista sudafricano William Kentridge, noto per i suoi disegni animati proiettati, oltre che per le sue sculture e produzioni di teatro e opera degli ultimi quarant’anni.
Girata nel suo studio di Johannesburg durante e dopo la pandemia COVID-19 e ispirata in parte a Charlie Chaplin, Dziga Vertov e all’arguzia innovativa del cinema delle origini, questa vivace serie di vignette distinte ma interconnesse, a tratti umoristiche, filosofiche e politiche, è un inno alla libertà artistica e al potere dell’immaginazione, anche di fronte alla sfida dell’isolamento in spazi chiusi.
Con la combinazione di animazioni disegnate a mano, collage, performance e musica, nonché dialoghi con collaboratori e sosia, la serie ci invita a entrare nell’intimità dello studio, dove scoperte condivise sulla cultura, la storia e la politica e verità profonde sul modo in cui viviamo e pensiamo oggi vengono portate alla luce attraverso la realizzazione di opere d’arte.
William Kentridge racconta: Self-Portrait as a Coffee-Pot è una serie realizzata per offrire agli spettatori un senso e uno spirito di possibilità, dal punto di vista dell’artista. È intesa come un’esperienza polemica su un modo di lavorare, una fiducia nel dare a un’immagine il beneficio del dubbio e vedere cosa ne emerge… In fondo si tratta di una serie che parla dell’ottimismo del ‘fare’ stesso. C’è un ottimismo intrinseco nell’attività di prendere un foglio bianco all’inizio e avere qualcosa alla fine. Se c’è un argomento centrale che devo offrire per coinvolgere il pubblico, è la difesa dell’ottimismo del ‘fare’”.
Questa uscita rappresenta un’innovazione entusiasmante sia per il mondo dell’intrattenimento cinematografico che per quello dell’arte e rappresenta una combinazione senza precedenti di acquisizione di opere d’arte e diritti di streaming. È la prima volta che MUBI acquisisce i diritti globali esclusivi per un’edizione in serie di un’opera d’arte – la prima di un numero limitato di edizioni di Self-Portrait As A Coffee-Pot vendute dalle gallerie dell’artista.
La serie di nove episodi, creata e diretta da William Kentridge, è prodotta esecutivamente da Rachel Chanoff e Noah Bashevkin di THE OFFICE PERFORMING ARTS + FILM, Joslyn Barnes di LOUVERTURE FILMS e WILLIAM KENTRIDGE STUDIO, ed è curata da Walter Murch, Janus Fouché e Žana Marović.
TUTTI E NOVE GLI EPISODI DI SELF-PORTRAIT AS A COFFEE-POT SARANNO IN STREAMING IN ESCLUSIVA SU MUBI DAL 18 OTTOBRE
Episodio 1: A Natural History of the Studio (22 min 03 sec)
Episodio 2: Self Portrait as a Coffee-Pot (33 min 15 sec)
Episodio 3: Vanishing Points (34 min 19 sec)
Episodio 4: Finding One’s Fate (31 min 02 sec)
Episodio 5: AS IF (27 min 29 sec)
Episodio 6: A Harvest of Devotion (31 min 24 sec)
Episodio 7: Metamorphosis (25 min 31 sec)
Episodio 8: Oh To Believe in Another World (31 min 23 sec)
Episodio 9: In Defence of Optimism (26 min 53 sec)
William Kentridge (nato a Johannesburg, Sudafrica, 1955) è apprezzato a livello internazionale per i suoi disegni, film, produzioni di teatro e opera.
Il lavoro di Kentridge è stato esposto in musei di tutto il mondo sin dalla sua prima mostra nel 1998 al Palais des Beaux Arts di Bruxelles, tra cui il Museo Albertina (Vienna), il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea (Torino), la Johannesburg Art Gallery, il Kunstmuseum Basel, il Louisiana Museum (Humlebaek), Musée du Louvre (Parigi), Museum of Modern Art (New York), Museum of Contemporary Art Sydney, Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía (Madrid), Norval Foundation (Città del Capo), Royal Academy of Arts (Londra), Whitechapel Gallery (Londra) e Zeitz Museum of Contemporary Art Africa (Città del Capo). Ha partecipato più volte a Documenta (Kassel) (2012, 2002, 1997) e alla Biennale di Venezia (2015, 2013, 2005, 1999), alla Biennale di Sydney (2008) e alla Biennale di Istanbul (1995, 2015).
Le produzioni di opera di Kentridge sono iniziate nel 2005 con Il Flauto Magico di Mozart, che ha intrapreso una tournée internazionale di teatri d’opera dopo la prima a La Monnaie di Bruxelles, in Belgio. Le produzioni successive includono Il Naso di Shostakovich e le opere Lulu e Wozzeck di Alban Berg, e sono state messe in scena in teatri d’opera come il Metropolitan Opera House di New York, La Scala di Milano, l’English National Opera di Londra, l’Opera di Lione, l’Opera di Amsterdam e l’Opera di Sydney. (gp)
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