Se Dio vuole c’è posto anche per Gigi D’Alessio

Tra una massima iniziale di Franco Battiato e la canzone finale di Francesco De Gregori c’è spazio per un inaspettato Gigi D’Alessio d’annata nella commedia Se Dio vuole, esordio di Edoardo Falcone


Tra una massima iniziale di Franco Battiato e la canzone finale, ‘Cose’, di Francesco De Gregori c’è spazio anche per un inaspettato Gigi D’Alessio d’annata, in particolare la canzone ‘Comme si fragile’. Un recupero di sinistra con valenza drammaturgica nella commedia Se Dio vuole, esordio di Edoardo Falcone, perché il protagonista un borghese che si considera democratico e illuminato, arriva a rivalutare lo snobbato cantautore napoletano, nella sua discesa dall’olimpo in cui si è rinchiuso.
Tommaso (Marco Giallini) è uno stimatissimo cardiochirurgo, presuntuoso, anaffettivo e un po’ ipocrita. Accanto a lui ci sono una moglie (Laura Morante), casalinga insoddisfatta  e trascurata, con un passato da ‘pasionaria’; una figlia (Ilaria Spada) 30enne superficiale e immatura, fan per l’appunto delle canzoni di D’Alessio, sopportata e poco amata dal padre anche a causa di un marito qualunquista e agente immobiliare (Edoardo Pesce); un figlio (Enrico Oetiker) 20enne brillante e sensibile, prediletto e coccolato, pronto a seguire le orme del padre.
Proprio quest’ultimo, Andrea, sconvolge il tran tran familiare e l’ateismo convinto del padre con l’annuncio dell’intenzione di farsi sacerdote, dopo il dubbio iniziale dei genitori che il figlio sia gay. La causa è un prete sui generis (Alessandro Gassmann), con trascorsi in galera, che piace soprattutto ai giovani per la predicazione spettacolare e intrigante.
Il cardiochirurgo con un piano dettagliato dichiara guerra a don Pietro, ma ovviamente le cose vanno diversamente da come previsto.

“E’ una commedia leggera ma non troppo, ma non la solita commedia romantica, né il tipico film comico farsesco e macchiettistico. Lo spunto iniziale mi è venuto guardandomi intorno – spiega il regista, con esperienza di sceneggiatore per Carlo Vanzina, Massimiliano Bruno e Rolando Ravello. “Conosco tante persone che si reputano democratiche e illuminate ma che, in realtà, sono totalmente incapaci di mettersi in discussione, dimostrando di essere l’esatto contrario”.
A Marco Martani, che firma la sceneggiatura insieme a Falcone, la storia è sembrata da subito un progetto convincente, riuscendo a non banalizzare argomenti come la fede e la spiritualità, e avendo da subito quella virata finale inaspettata.

E la rivalutazione di Gigi D’Alessio? “Premesso che adoro De Andrè e De Gregori, il recupero è in chiave buffa e ironica. Si dice sempre che dobbiamo accettare il cosiddetto ‘diverso’ ma ci riferiamo spesso a chi è gay o immigrato. E perché non chi ascolta Gigi D’Alessio? – risponde l’autore – Nel percorso di maturazione del personaggio di Giallini c’è anche l’accettazione di una figlia con questi gusti musicali. Perché no”.

Quanto alla scelta dei due ruoli per Giallini e Gassmann, il regista rivela che all’inizio i personaggi erano invertiti perché sembravano più congeniali ai due attori, poi è arrivata la scelta meno scontata e ricca di esiti inaspettati.
Giallini dice di non essersi ispirato per il suo cardiochirurgo ad Alberto Sordi quando interpretava il popolare primario dottor Tersilli: “Sul set non penso a nessuno in particolare, vado a braccio. Solo alla fine mi è venuto in mente un medico che mi ha operato più volte e che si presentava con il codazzo di assistenti. Tommaso è molta scienza e poco coscienza, un uomo molto razionale”.
“Il mio don Pietro è un prete terreno, mettendolo in scena ho cercato di dimenticarmi che è un religioso, ma che è invece un uomo che aiuta il prossimo – dice Gassmann – e per la prima volta recito nel mio dialetto”.

Se Dio vuole esce in 350 copie, con 01, il 9 aprile ed è una produzione Wildside e Rai Cinema. “Questo film conferma il nostro impegno e strategia editoriale che puntano a produrre, rischiando anche, commedie di genere diverso e dalle storie più compiute, come testimonia l’anno passato con i film di Pif e Sydney Sibilia”, sottolinea Paolo Del Brocco, AD di Rai Cinema.
Se Dio vuole è inoltre il film scelto per la 2° edizione del Progetto ‘Adotta un film’, promosso da 01 Distribution e Rai Cinema per sostenere i registi italiani esordienti. Il Progetto prevede una speciale visibilità promozionale e una serie di anteprime in programma il 7 aprile nelle sale dei circuiti Uci Cinemas e The Space Cinema.

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