Scorsese “restauratore”

Martin Scorsese questa volta a Venezia in veste di “restauratore”. Infatti, il regista ha abbandonato per qualche giorno i ritocchi finali del suo ultimo film, Gangs of New York, ed è arrivato al Lido per presentare Santa Lucia Luntana, il film italo-americano diretto da Harold Godsoe nel 1931 e restaurato dalla George Eastman House con il contributo della Film Foundation, di cui Scorsese è tra i sette fondatori, di Telecom Italia e con il sostegno della National Endowment for the Arts. “Questo film – ha ricordato Scorsese durante la conferenza stampa – ha un valore particolare. Santa Lucia Luntana è un esempio di cinema italo-americano, quindi fa parte della mia storia, racconta le mie origini. Questa è l’unica copia che ci è rimasta ed è, probabilmente, uno dei pochi esempi di film italo-americani girati negli anni ’30, negli studi del New Jersey”. “Salvare le pellicole è una corsa contro il tempo – ha proseguito il regista – si tratta di salvaguardare il nostro patrimonio culturale. Ogni singolo pezzo, che riusciamo a restituire al pubblico, è un bene prezioso che possiamo aggiungere alla nostra eredità cinematografica collettiva”. A chi chiedeva qualche anticipazione sulla sua ultima pellicola, Gangs of New York, Scorsese ha risposto in modo evasivo: “Non ho voglia di parlare del mio film, sono qui a Venezia per un altro motivo. Una piccola vacanza che mi permette, per qualche giorno, di essere lontano dai guai della post-produzione”.