Continua negli States la lunga accanita protesta degli attori che sono scesi in sciopero al fianco degli sceneggiatori, mandando in totale soqquadro il mondo del cinema e la programmazione festivaliera estiva, a partire dalla prossima Mostra del Cinema di Venezia. I membri dei cast dei due film più attesi del momento Barbie e Oppenheimer hanno dichiarato che non parteciperanno in nessun modo alla promozione, infliggendo un danno incalcolabile alle produzioni che puntavano tantissimo su questi titoli.
Seppure le richieste portate avanti dal sindacato SAG-AFTRA riguardino principalmente gli interessi degli attori comuni, quelli che faticano ad arrivare alla fine del mese, tantissimi sono di divi di Hollywood che si stanno spendendo in prima persona per la causa, scendendo in strada con i cartelli in mano per i picchetti. I celebri volti degli attori più amati compaiono sparsi nelle numerose foto pubblicate dal profilo Instagram ufficiale di Sag-Aftra, a partire dalla presidente Fran Drescher, attrice conosciuta per il suo iconico ruolo nella sitcom La tata. I social network strabordano di foto in cui star di Hollywood protestano al fianco di attori sconosciuti.
Tra i più attivi troviamo senz’altro Sean Astin, Mark Ruffalo, Rosario Dawson, Susan Sarandon, Kevin Bacon, Jason Sudeikis, Olivia Wilde, Paul Dano, Sean Gunn e Jamie Lee Curtis. L’iconica attrice protagonista della saga di Halloween ha pubblicato diversi post di solidarietà e ha cambiato la propria foto profilo con il logo della protesta.
Poi c’è Tom Cruise che, mentre nelle sale spopola il suo Mission: Impossible – Dead Reckoning – Parte Uno, ha interrotto le riprese della parte due. Il divo avrebbe partecipato a un tavolo di trattativa via Zoom con la Alliance of Motion Picture and Television Producers chiedendo di ascoltare le preoccupazioni del sindacato sull’intelligenza artificiale e sulle paghe degli stunt. Dall’altra parte, Cruise avrebbe implorato la Sag di rivedere l’intransigenza sulle promozioni dei nuovi film, preoccupato dalla fragile salute dei botteghini dopo la pandemia, che film campioni d’incasso come i suoi Top Gun e Mission Impossible stavano provando a guarire. Secondo l’attore sarebbe utile fare un’eccezione alla regola del sindacato che proibisce categoricamente, durante lo sciopero, la partecipazione a “convention, interviste, tour o attività promozionali attraverso i social”.
A una settimana dall’inizio delle proteste, però, l’accordo tra le parti sembra esser tutt’altro che vicino.
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Se ratificata, la nuova intesa riguarderà i lavoratori del cinema e della televisione in tutti gli Stati Uniti. Al centro dell’accordo gli aumenti salariali e le disposizioni sull’intelligenza artificiale