“Una distribuzione alternativa è possibile. Produrre un film indipendente è difficile, ma è ancora più difficile riuscire a farlo vedere. Il nostro è un tentativo di scardinare questo stato di cose: sono già più di 100 le sale cinematografiche che hanno aderito al Biagio Day e tante altre stanno aderendo. Un esempio virtuoso che speriamo venga seguito dalle distribuzioni indipendenti”. Così Pasquale Scimeca sintetizza il percorso distributivo pensato per Biagio, il suo film dedicato alla figura di un San Francesco dei nostri giorni, Biagio Conte, che lasciò la famiglia benestante nella Palermo degli anni ’90 per intraprendere la sua ricerca spirituale. Dapprima a contatto con la natura in quasi assoluta solitudine (con lui c’è il cane Libertà), poi insieme ai senzatetto del capoluogo siciliano accolti oggi in tre case rifugio. Interpretato con notevole mimesi da Marcello Mazzarella, autore anche del soggetto, Biagio, costato 614mila euro, prodotto dalla Arbash dello stesso Scimeca con il contributo della Film Commission della Regione Sicilia, del MiBACT e della Banca di Credito Cooperativo del Nisseno e il supporto della Rai, ha ottenuto il Green Movie Award, il Premio critica sociale Sorriso diverso, la Menzione speciale del Premio SIGNIS al Festival del Film di Roma e il patrocinio dell’Agiscuola. “Tuttavia con il sistema distributivo tradizionale non arriverebbe mai al suo pubblico, riuscirebbe al massimo a resistere una settimana, fuori stagione, in una decina di copie”.
Già dal precedente Rosso malpelo, molto apprezzato nelle scuole, Scimeca lavora su nuove strategie. E proprio in questi giorni Biagio sta iniziando il suo percorso nelle sale, grazie all’accordo con l’ACEC, l’Associazione Cinematografica delle Sale di Comunità. Dopo una serie di affollate proiezioni in Sicilia, approda da stasera anche a Milano e dal 2 febbraio in oltre un centinaio di cinema. “Al Centro Nord l’ACEC – ci spiega Scimeca – ha più di 500 sale, spesso parrocchiali. Lì il film può incontrare un pubblico veramente interessato, anche perché le proiezioni vengono preparate grazie all’impegno di gruppi scout o associazioni di volontariato presenti sul territorio”.
Questa linea distributiva per il regista di Aliminusa è un’esperienza pilota da estendere anche ad altri prodotti e che consiglia agli indipendenti. “Salvo eccezioni, come Il giovane favoloso di Mario Martone, il film d’autore arranca, stretto fra commedie e blockbuster. Invece a seconda dei temi trattati, dall’ecologia alla diversità sessuale alla spiritualità, anche un’opera piccola ha un suo pubblico di riferimento, che deve solo riuscire a intercettare”. Né c’è bisogno di garantire una tenitura, perché in un giorno è possibile che il film sia visto da 3/400 persone. “Ecco perché parliamo di Biagio Day. Poi, chi lo chiede, può prolungare le proiezioni. Spesso sono i presidi o gli insegnanti a prenotare una matinée per i ragazzi dopo aver visto e apprezzato il film”. Naturalmente Scimeca, Mazzarella, la produttrice Linda Di Dio e gli altri attori girano l’Italia per incontrare il pubblico. “Arriviamo anche in Comuni piccoli, dove magari non c’è più la sala cinematografica e il film viene proiettato in un teatro o nella sala del consiglio comunale. E’ un forte impegno ma ne vale la pena”.
Per chi volesse prenotare una proiezione, è possibile farlo grazie al sito internetbiagiofilm.it
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