Scarpelli e gli anni della commedia all’italiana

Furio Scarpelli: il racconto prima di tutto così s’intitola il documentario dedicato al grande sceneggiatore, storico collaboratore di Mario Monicelli, che sarà proiettato lunedì 6 maggio, alle ore 21, al cinema Alcazar di Roma (il primo ritratto cinematografico a tre anni dalla sua scomparsa).

Il film, che porta la firma di Francesco Ranieri Martinotti e del figlio Giacomo Scarpelli, è stato presentato nel dicembre scorso al Torino Film Festival ed è candidato al Nastro d’Argento nella categoria per il miglior documentario sul cinema.
L’opera, oltre ad essere un ritratto dello sceneggiatore è anche la ricostruzione, attraverso filmati d’epoca, dell’Italia degli anni ’60, quando i massimi autori della commedia all’italiana (Age, Scarpelli, Monicelli, Suso Cecchi d’Amico, Scola – con l’amicizia di Italo Calvino e di Carlo Fruttero) si riunivano tra Castiglioncello e Roccamare e continuavano a lavorare ai copioni dei loro film anche in vacanza.
Il film alterna le testimonianze, tutte inedite, di Furio Scarpelli a quelle di coloro di cui è stato grande amico, collaboratore o maestro, da Ettore Scola a Stefania Sandrelli, da Francesca Archibugi a Paolo Virzì. Per chiudere anche una breve intervista a Mario Monicelli.