Problemi per Harvey Weinstein a Hollywood è probabilmente al tramonto. E’ stata lanciata ieri dal New York Times una bomba, con accuse di molestie sessuali da parte di attrici come Ashley Judd e Rose McGowan e di una mezza dozzina di ex dipendenti. Il noto produttore è stato costretto ad autosospendersi dalla società che porta il suo nome (la Weinstein Co.). E l’impressione è che le cattive notizie siano solo all’inizio: scandali come quelli che hanno travolto di recente Bill Cosby, Bill O’Reilly e Roger Ailes, ci hanno insegnato che, una volta partita, l’onda è destinata a ingrossarsi con nuovi testimoni e rivelazioni.
Peculiare, però, è che Weinstein è a capo della sua stessa società e, a meno che non venga sfiduciato dal suo cda o da suo fratello Bob, co-fondatore della Weinstein Company, difficile immaginare un suo passo indietro definitivo. Al momento però non sembra avere montato una difesa convincente, sebbene il suo avvocato Charles Harder stia preparando una causa contro il giornale.
“Sono consapevole che il modo con cui mi sono comportato con alcune colleghe in passato ha causato molto dolore e chiedo scusa”, si legge invece in una dichiarazione inviata da Weinstein “anche se sto cercando di migliorarmi so che ho molta strada da percorrere”. Variety aggiunge di aver assundo un terapista per “affrontare i suoi problemi”.
Lisa Bloom, uno dei legali di Weinstein, specializzata in casi di molestie sessuali, ha dichiarato che il suo cliente “smentisce molte delle accuse che sono palesemente false”. Un altro avvocato, Charles Harder, ha dichiarato a Hollywood Reporter che il suo cliente intende comunque fare causa al New York Times, che nell’inchiesta entra nei dettagli.
Ci si chiede ora come la comunità artistica si comporterà nei confronti del produttore.
La prossima udienza del caso Weinstein a New York è in programma il 18 settembre 2024. L'ex produttore è da qualche giorno ricoverato in ospedale a Manhattan, dove è stato sotto posto a un intervento al cuore
Il giudice Curtis Farber ha indicato che la selezione della giuria potrebbe cominciare il 12 ottobre. La condanna del 2020 per aggressioni sessuali e stupro di terzo grado era stata annullata lo scorso aprile
Tra i firmatari Jacques Audiard, Mathieu Amalric e Swann Arlaud di Anatomy Of A Fall. "Chi afferma che 'non si può più dire nulla' confonde la libertà di espressione con il privilegio".
Il produttore, i cui reati sessuali hanno dato vita al movimento #MeToo, dovrà scontare a Los Angeles un’altra condanna in attesa di un nuovo processo