Prende il via oggi, 13 giugno, a Torino, negli spazi della Mole Antonelliana la mostra “Scorsese” una coproduzione Deutsche Kinemathek e Museo Nazionale del Cinema – a cura di Kristina Jaspers e Nils Warnecke – che dopo esser stata ospitata nella prestigiosa cineteca berlinese rende omaggio al genio artistico di Martin Scorsese attraverso un particolarissimo percorso. Ospite d’onore per la serata d’inaugurazione è questa sera, alle 18.30, Sandy Powell, la costumista inglese candidata 9 volte all’Oscar e assidua collaboratrice del regista. Scorsese ovviamente invitato alla presentazione ha dovuto declinare l’invito perché impegnato nel montaggio del suo ultimo film, The Wolf of Wall Street.
Alla Powell dunque l’onere e l’onore di battezzare questa imponente e vasta esposizione che si sviluppa in diverse aree del museo e mette in evidenza le fonti d’ispirazione del regista e il suo peculiare modo di lavorare. I materiali, in larga misura inediti, provengono prevalentemente dall’archivio privato dello stesso Scorsese e sono – come sottolinea Alberto Barbera – “ricordi, frammenti, impressioni, oggetti d’amore e di desiderio, come tessere di un gigantesco mosaico i cui confini finiscono per identificarsi con il monumento d’immagini che è l’opera cinematografica di Scorsese, cioè la sua stessa vita. Un viaggio affascinante nell’universo privato di uno dei più significativi registi del secondo Novecento, grande narratore di alcune delle più crude e autentiche realtà del nostro tempo.” Si parte dall’Aula del Tempio, cuore del museo, dove una spettacolare scenografia rende omaggio alla New York protagonista dei suoi film, spesso ambientati nella “grande mela”, in particolare a Little Italy, dove Scorsese è cresciuto. Una mappa della città indica le location dei film – i cui spezzoni vengono riproposti su 4 monitor – mentre le vetrine laterali ospitano oggetti di scena tra i quali spiccano numerosi costumi di Gangs of New York, appartenenti alle collezioni del Museo Nazionale del Cinema, e il vestito rosso indossato da Michelle Pfeiffer nel film L’età dell’innocenza e proveniente dagli archivi della Sartoria Tirelli di Roma. Il percorso espositivo continua poi sulla rampa elicoidale fino al livello +25 nella sezione una volta dedicata a “Cinema e Televisione”, dove i tanti materiali in mostra – fotografie, scenografie, bozzetti, lettere, partiture musicali, oggetti di scena, manifesti e altro ancora – trovano posto, oltre che sui pannelli, anche in corner attrezzati, in vetrine a sbalzo e nelle nicchie del +25, alcune di esse adibite a piccole sale di proiezione.
La grande quantità di materiali è suddivisa in aree tematiche che fanno da filo conduttore ai temi “forti” del cinema di Scorsese: La famiglia, Fratelli, Uomini e donne, Eroi solitari, New York, Il Cinema, Le riprese, Il montaggio e La musica, ognuna introdotta da un pannello descrittivo e intervallate da monitor che ripropongono sequenze di film inerenti all’area tematica. A completamento dell’allestimento interno (curato da Nicoletta Pacini e Tamara Sillo), sulla cancellata esterna della Mole Antonelliana trovano posto 14 immagini di grande formato scattate da Brigitte Lacombe nel corso degli anni su diversi set di Martin Scorsese. La mostra si concluderà il 15 settembre.