Sam Taylor Johnson, regista di 50 sfumature di grigio, non farà i due sequel della pellicola perché il suo rapporto con l’autrice del libro da cui il fim campione d’incassi è tratto è diventato insostenibile. Lo scrive il tabloid britannico Sun raccontando che E.L. James e Sam Taylor ”non si sopportano e si accusano a vicenda per i difetti della pellicola”, stroncata dalla critica. Al centro delle liti tra le due donne ci sarebbero in particolare le scene di sesso, che la scrittrice avrebbe voluto più fedeli al romanzo e quindi più esplicite. Al contrario la regista ha cercato di mettere tutto il suo impegno affinché il film ”fosse qualcosa di più che una raccolta di imprese sadomaso”. Non solo, pare che la James fosse sempre presente sul set e mettesse bocca su tutto: dal cast ai costumi alla sceneggiatura. Che il ‘dietro le quinte’ di 50 sfumature di grigio sia stata un’esperienza poco piacevole per tutti era già emerso nei giorni scorsi con voci di liti continue tra i due protagonisti, Dakota Johnson e Jamie Dornan. Intanto, il film sembra godere di un grande successo tra il pubblico britannico. E non solo al botteghino. Secondo un sondaggio, l’80% dei britannici ha migliorato la propria vita sessuale dopo l’uscita del film, con il 78% che confessa di aver ‘riprodotto’ le scene viste al cinema. Mentre a Glasgow tre donne ubriache sono state arrestate durante la proiezione di 50 sfumature di grigio per aver aggredito un uomo che aveva chiesto loro di fare silenzio.
Il regista australiano, è noto per il suo debutto nel lungometraggio con il musical 'The Greatest Showman'
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Nessuna spiegazione ufficiale è stata fornita per l'assenza del celebre cineasta alla proiezione di gala organizzata dall'American Film Institute