Gabriele Salvatores interviene sulla mancata partecipazione al concorso di Berlino del suo Educazione siberiana, in uscita in 350 copie con 01 dal 28 febbraio: “Forse La migliore offerta di Tornatore è piaciuto più del mio, del resto è un bel film, ma Tornatore era fuori concorso e noi eravamo interessati alla competizione, io ci sarei andato volentieri”. Il produttore Marco
Chimenz (Cattleya) aggiunge: “Per come funziona il mercato internazionale non c’è niente di scontato. Io non ho paura era andato a Berlino, quindi anche con questo film abbiamo tentato la stessa strada. Ma essere in concorso non è fondamentale, Cesare deve morire ha partecipato e vinto l’Orso d’oro, appure questo non ha avuto un impatto sull’esito in Italia e nel mondo. Non dobbiamo sopravvalutare l’importanza dei festival”. Per Paolo Del Brocco, ad Rai Cinema che coproduce: “Educazione siberiana fa parte del tentativo di ingrandire i nostri film avendo il mondo in testa. Come è accaduto con Tornatore e come sarà per il prossimo film di Gabriele, che coprodurremo. Educazione siberana è un film che si rivolge ai giovani, a chi ama Salvatores e a tutti quelli che amano il cinema”.
Costato 9 milioni euro, il film è stato già venduto in molti territori dalla West End e altri sono in trattativa. Uscirà in GB, Canada, Stati Uniti, Francia… “Tra il mercato di Berlino e quello di Cannes l’avremo venduto dappertutto”, dice ancora Chimenz.
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La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.
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