Salvatores e Verdone “svelati” a New York


New York. Carlo Verdone, Gabriele Salvatores, Kim Rossi Stuart, Ferzan Ozpetek, Barbora Bobulova, Sergio Rubini, Maya Sansa, Aurelio De Laurentiis e molti altri cineasti fanno parte di una folta delegazione di attori, registi e produttori arrivata a New York per presentare fino all’8 giugno le rispettive opere (13 film della passata stagione ed una selezione di cortometraggi recenti vincitori di Nastri d’argento) alla sesta edizione della rassegna “Open Roads”, organizzata da Richard Pena ed Antonio Monda per la Film Society del Lincoln Center in collaborazione con Filmitalia, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, e l’Istituto di Cultura Italiano. La manifestazione ha preso il via con grande successo l’altra sera al Walter Reade Theater con Il mio miglior nemico e Quo Vadis, Baby? che i rispettivi autori Verdone e Salvatores hanno presentato in altrettanti intensi dibattiti col pubblico dopo che la delegazione guidata dal presidente di Filmitalia, Giovanni Galoppi, era stata accolta in giornata da un pranzo di benvenuto con distributori e cineasti locali (tra cui due grandi maestri americani come il veterano Arthur Penn e l’iperattivo Jonathan Demme) ed aveva preso parte prima della cerimonia di inaugurazione ad un cocktail organizzato dalla Provincia di Roma e Slow Food Roma insieme tra gli altri ad Isabella Rossellini, sostenitrice della prima ora della rassegna, ed a Christian De Sica, in questi giorni a Manhattan per visionare dei musical in previsione di un nuovo spettacolo e per compiere i sopralluoghi della sua nuova commedia natalizia che verrà girata qui a fine agosto da Neri Parenti (“si dovrebbe avere più coraggio di rischiare, nelle sale americane potrebbe esserci spazio anche per un film come Vacanze a Miami, se pensiamo che qui vanno tutti matti per Scary Movie 4.., ha detto”).

Secondo me è troppo presto per parlare di resurrezione del cinema italiano Sicuramente posso dire che il 2006 è stato un buon anno, con tante novità interessanti fra le quali il mio film che in Italia ha fatto registrare un grande successo di pubblico e di incassi”, così Carlo Verdone inaugurando la ricca prestigiosa selezione che prevede tra gli altri Anche libero va bene di Rossi Stuart, Romanzo criminale di Placido, Cuore sacro di Ozpetek, La terra di Rubini, Arrivederci amore ciao di Michele Soavi, Fuoco su di me di Lamberto Lambertini, La passione di Giosuè l’ebreo di Pasquale Scimeca, In ascolto di Giacomo Martelli, Mater natura di Massimo Andrei, E il vento fa il suo giro di Giorgio Diritti.

“Ovviamente mi fa molto piacere che il nostro lavoro possa essere apprezzato anche qui ma non possiamo negare che negli Stati Uniti per i nostri prodotti le possibilità di penetrazione nel mercato sono scarse perché l’industria americana è molto autoprotettiva, investe nel lancio di un film una cifra identica a quella del costo di produzione e non si occupa delle altre cinematografie. Se va tutto bene si limita a comprare i diritti di una buona storia per rigirarla attraverso uno dei tanti remake”, ha proseguito l’attore e regista romano annunciando un suo nuovo impegno immediato. “Dopo il grande successo in Italia e all’estero del nostro Manuale d’amore a luglio tornerò a recitare per Giovanni Veronesi in Manuale d’amore capitoli successivi, una nuova commedia corale sulle emozioni estreme e gli stress sentimentali prodotta da Aurelio De Laurentiis che potrà contare nel cast tra gli altri anche su Monica Bellucci, Antonio Albanese, Fabio Volo, Sergio Rubini, Riccardo Scamarcio e Barbora Bobulova. Il mio episodio di cui sarò protagonista con un’attrice bella e brava ancora top secret racconterà la storia di un uomo di mezz’età sposato e con figli, equilibrato e tranquillo che per la prima volta nella sua vita incontrerà una donna bellissima che gli farà perdere la testa provocando un terremoto che gli sconvolgerà letteralmente la vita fino ad un provvidenziale ritorno nei ranghi”.

Gabriele Salvatores invece ha visto il pubblico newyorkese incuriosirsi ed apprezzare molto il suo noir bolognese Quo Vadis, Baby? girato in digitale a basso costo e si è detto sempre pronto a sperimentare nuove occasioni in campo tecnico senza però mai perdere di vista la propria identità. Rinviato per il momento il monumentale progetto della trasposizione del thriller gotico La scala di Dioniso ambientato a Londra a cavallo tra ‘800 e ‘900 il regista napoletano sta affrontando un nuovo impegno internazionale che girerà direttamente in lingua inglese. “Sto ultimando con Umberto Contarello la sceneggiatura di un nuovo film che sarà prodotto come sempre da Maurizio Totti per la Colorado ed ha come titolo provvisorio Naima.  Sarà un Master & Commander dei derelitti, una storia d’amore e avventura, ambientata a bordo di una nave mercantile adibita al trasporto dei prodotti di scarto dell’Occidente ricco, incentrata sul rapporto fra un capitano e il suo assistente, in rotta dall’India all’Irlanda”, ha annunciato. “Vorrei trasformare in eroi queste persone, condannate dalla vita a un lavoro sporco a miglia e miglia dalla civiltà…”

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03 Giugno 2006

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