SACHER #2

E’ tornato anche lo scambio di golosità (dalla torta caprese comprata rigorosamente a Napoli al classico Mont Blanc però al pistacchio) tra Moretti e il cinema italiano dell’anno scolastico – lui lo chiama così – appena concluso.
Premi in soggettiva e per questo ambitissimi, consegnati in una serata informale ma predisposta in ogni dettaglio anche se non priva di sorprese. Conduttori in allegria il solito cerimoniere Silvio Orlando e l’attore del momento Luigi Lo Cascio che ha declamato versi d’occasione da Zanzotto, Luzi e Sanguineti. Ermanno Olmi, con la gamba ancora ingessata per l’incidente di giugno, è apparso in video e ha benedetto i giovani cineasti morettiani e non. Ha anche infranto la regola degli scambi dolciari inviando al padrone di casa una forma di formaggio Asiago. E se Il mestiere delle armi è risultato, giustamente, miglior film dell’a.s. 2000-2001, qualcuno si è stupito per la totale assenza di Muccino dal palmarès.

Miglior film: Il mestiere delle armi di Ermanno Olmi
Miglior produttore: Fabrizio Mosca per I cento passi
Migliore opera prima: I nostri anni di Daniele Gaglianone
Migliore attrice protagonista: Margherita Buy per Le fate ignoranti
Miglior attore protagonista: Roberto Herlitzka per L’ultima lezione
Miglior attrice non protagonista: Sandra Ceccarelli per Il mestiere delle armi
Miglior attore non protagonista: Luigi Maria Burruano per I cento passi
Miglior fotografia: Pasquale Mari per Placido Rizzotto