SACHER #1


Esattamente come due anni fa la serata finale del Sacher Festival è stata presentata da Silvio Orlando, venuto appositamente dalla Sicilia dove sta girando il nuovo film di Emidio Greco, Il consiglio d’Egitto. Da spalla, nel senso letterale della parola, Nanni Moretti, con il compito di sussurrargli le battute. L’edizione “Anno Scolastico 2000-2001″, come è scritto sui trofei/fette di Sacher Torten, ha visto due ex-aequo per i cortometraggi in concorso.
Il Sacher d’argento del pubblico è andato infatti a La signorina Holibet, di Gianluca Iodice, e a Peperoni, di Giuseppe Gagliardi. Il Sacher d’oro del pubblico invece è stato vinto da Les apres-midi de Laura, con cui Paolo Trotta descrive le giornate di Laura, tutte uguali, ma con una caratteristica particolare: tutti i pomeriggi, dopo il lavoro, la donna (Catherine Hiegel) va a trovare il suo uomo al cimitero.
Ma il vero “blockbuster” della serata è stato La signorina Holibet con i suoi tre premi. Oltre all’argento del pubblico infatti, il corto ha portato a casa il premio alla miglior attrice, Giovanna Giuliani, ma soprattutto il Sacher d’oro – ex-aequo – della giuria (Moretti e Barbagallo). Giovanna Giuliani, attrice in Teatro di guerra, La parola amore esiste e ultimamente in Non con un bang di Mariano Lamberti, ha tutta l’aria di essere in piena scoperta, e probabilmente nel giro di un paio di anni la vedremo in ruoli sempre più importanti. Come abbiamo già accennato la Giuliani possiede una forte carica di sensualità, che in questo corto si rivela nonostante sia quasi sempre inquadrata in primo o primissimo piano.
Dentro e fuori è stato l’altro piccolo film capace di accaparrarsi due premi: il Sacher d’oro ex-aequo e il Sacher al migliore attore, Massimo De Lorenzo (Interferenze, 1998). Giacomo Ciarrapico, il regista, aveva diretto nel 1998 Piccole anime, un lungometraggio indipendente che aveva avuto scarsa visibilità. E’ probabile che con questo suo divertente cortometraggio invece viaggi per numerosi festival e ottenga maggiori soddisfazioni.
Ci piace infine segnalare il Sacher d’argento che Moretti e Barbagallo hanno assegnato a Faiuno!, di Graziano Conversano, prodotto da una piccola casa di produzioni indipendenti della provincia di Bari, la Memmetti e Zella. “Faiuno” significa nel gergo di quei luoghi il corrispettivo del romano “rolla ‘na canna”. Per chiudere, il Sacher di bronzo è andato a Ancora tanto, di Luigi Onorati, piccolissima ma sincera storia d’amore tra i tavoli di un pub.

autore
16 Luglio 2001

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