Sabine Azéma assegnerà la Caméra d’or

L'attrice francese e musa di Alain Resnais presiederà la giuria che assegna il premio alla migliore opera prima del Festival di Cannes


L’attrice francese e musa di Alain Resnais, Sabine Azéma, presiederà la giuria della Caméra d’or che assegna il premio alla migliore opera prima al Festival di Cannes. Azéma sarà affiancata da Delphine Gleize, Melvil Poupaud, Claude Garnier dell’AFC (Associazione francese dei direttori della fotografia), Didier Huck di FICAM (Federazione delle Industrie audiovisive e multimediali), Yann Gonzalez di SRF (Società dei Registi Francesi) e Bernard Payen di SFCC (Unione Francese dei Critici Cinematografici).

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05 Maggio 2015

Cannes 2015

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Le Figaro riflette sulla delusione italiana a Cannes

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Italian Pavilion, dove il nostro cinema parlava (anche) straniero

"Dà l'idea di un Paese che funziona". "L'ulteriore dimostrazione che l'unione delle forze può veramente andare incontro alle esigenze di ogni categoria del cinema italiano".Sono solo alcuni dei commenti sul nuovo spazio del cinema italiano a Cannes, per la prima volta allestito nell'Hotel Majestic, con una terrazza che affacciava sulla Montée des Marches, due sale per le attività professionali e l'ormai famoso ingresso con il tunnel caleidoscopico. E' stato visitato da circa 3mila persone, di cui oltre il 50% stranieri. Sul finale, presente anche il ministro Franceschini."Tutto ciò è stato realizzato con una spesa leggermente superiore a quella che sostenevamo gli anni scorsi per avere il solo spazio sulla spiaggia nel Village International", spiega Giancarlo Di Gregorio

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L’era Pierre Lescure al Festival di Cannes

Roberto Cicutto, amministratore delegato di Istituto Luce Cinecittà, commenta il contestato palmarès di questa edizione del festival. "Sulle decisioni delle giurie è inutile soffermarci. Si può condividerle o meno ma pretendere di sapere come dovrebbero comportarsi e' da ingenui. Dobbiamo essere soddisfatti che nell’edizione appena finita il cinema italiano e in generale l’industria audiovisiva si è presentata più compatta, con nuovi strumenti per la promozione e l’attrazione di investimenti e soprattutto con un’offerta di film pieni di talento e molto diversi tra loro. Vorrei però segnalare alcuni cambiamenti significativi nel DNA del Festival più importante del mondo"

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I film italiani mai presi in considerazione per i premi

Rossy De Palma si lascia andare a qualche confidenza sul lavoro dei giurati: "Abbiamo pianto tutti con il film di Moretti, ma volevamo premiare la novità di linguaggio"


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