“Il mio bis-bis-bisnonno, da parte materna, arrivato in Nuova Zelanda nel 1864, era Luigi Ghezzi, nato nel 1829 ad Ascoli Piceno” così su X l’attore australiano nato in Nuova Zelanda Russell Crowe racconta le sue lontane radici italiane. Da tempo era alla ricerca dei suoi antenati italiani, ma “folkloristici racconti familiari ed errori di scrittura” gli hanno fatto imboccare “piste sbagliate”.
Il suo avo Luigi era figlio di “Augestine (con tutta probabilità Agostino, ndr) e Annunziata, nata a Parma”. Andato a lavorare in Argentina, poi si imbarcò per l’India, “fece naufragio e fini a Città del Capo, dove incontrò e sposò Mary Ann Curtain”. I due poi emigrarono in Nuova Zelanda. Crowe ha condotto ricerche storiche meticolose sui suoi avi, scoprendo origini “norvegesi, italiane, scozzesi, maori, e dal un test del Dna di un parente stretto sono emerse ascendenze “in maggioranza irlandesi, anche se non sappiamo come e tramite chi”. Tra le curiosità anche la parentela diretta, “dalla parte materna di mio padre, per via di John (Jock) Fraser, arrivato in Nuova Zelanda nel 1841, con Simon Fraser, undicesimo Lord Lovat. Un personaggio interessante, soprannominato la ‘Vecchia Volpe'” finito sul patibolo a 80 anni, “un marchio di infamia”, dato che fu “l’ultimo uomo decapitato nella Torre di Londra“. Ci fu calca per assistere all’esecuzione e una struttura allestita per gli spettatori crollò, provocando la morte di nove persone. Lord Lova si mise a ridere “e stava ancora ridendo” quando il boia gli tagliò la testa, “dando origine ad una frase proverbiale in inglese”, che si potrebbe tradurre con “morire dal ridere”. Inoltre “nella famiglia di mia madre per tre generazioni le donne hanno sposato uomini chiamati Crowe”. L’attore ama molto l’Italia e posta spesso immagini dei suoi viaggi nel nostro Paese. Ma finora non è mai stato nei luoghi di origine del suo avo. Andare alla loro scoperta potrebbe essere “un’avventura” conclude.
“Come sindaco non posso che cogliere l’opportunità per invitare pubblicamente Russell Crowe a visitare Ascoli, lo ospiteremo molto volentieri”, dice all’ANSA il sindaco della città marchigiana Marco Fioravanti.
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