A luglio 2015 la Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco ha candidato Rome City of Film nel Network Unesco delle Città Creative, che riunisce finora 69 città di 32 Paesi diversi. Con questa iniziativa gli enti pubblici e privati del settore cinematografico e audiovisivo di Roma hanno voluto consolidare il processo di sviluppo locale in atto per condividere, valorizzare e promuovere nel network Unesco l’identità, la storia, le esperienze, la professionalità della città che intende rilanciare e rinvigorire la propria industria creativa e culturale.
In attesa della valutazione finale, prevista il prossimo 11 dicembre, la Fondazione Cinema per Roma organizza, tra gli eventi a sostegno della candidatura, l’incontro “La candidatura di Roma a Città Creativa Unesco per il cinema. Presentazione, spunti e riflessioni”, ideato in collaborazione con Roma Capitale e Istituto Luce Cinecittà, il 16 ottobre alle ore 10 presso le Terme di Diocleziano – spazio Rai.Com e Istituto Luce Cinecittà, in occasione dell’apertura della Festa del Cinema e del Mercato Internazionale dell’Audiovisivo.
Un’occasione per confrontare gli obiettivi e i risultati previsti dal piano di sviluppo della candidatura di Roma con le più avanzate e produttive esperienze nazionali e internazionali sul rapporto tra città, politiche urbane e industrie creative e culturali. Al convegno saranno presenti: Piera Detassis, Presidente Fondazione Cinema per Roma, Silvia Costa, Presidente della Commissione Cultura e Istruzione del Parlamento Europeo, Ignazio Marino, Sindaco di Roma Capitale, Giovanna Marinelli, Assessore alla Cultura e allo Sport di Roma Capitale, Roberto Cicutto, Presidente e AD Istituto Luce Cinecittà, David Wilson Direttore Bradford UNESCO City of Film, Vittorio Salmoni Direttore Fabriano Città creativa UNESCO Crafts and Folk Art, Valentina Montalto, KEA European Affairs, Daniele Pitteri, Fondazione Forum delle Culture Napoli, Maurizio Carta, Università degli Studi di Palermo.
Il progetto di candidatura Unesco Rome City of Film è promosso da Roma Capitale, con la collaborazione di Istituto Luce Cinecittà e il consenso di tre Città Creative Unesco: Buenos Aires per il Design, Bologna per la Musica e Fabriano per Crafts and Folk Art. Da dicembre 2014 si è costituito il comitato tecnico organizzativo per attivare e governare il processo partecipativo della candidatura, cui hanno preso parte tutti i soggetti pubblici e privati del settore cinematografico e audiovisivo, culturale e creativo della città, tra cui MIBACT, Istituto Luce Cinecittà, Regione Lazio, Roma Capitale, AGIS, ANEC, CSC-Scuola Nazionale di Cinema, Doc/it e 100 Autori.
Istituito dall’Unesco nel 2004, il network delle Città Creative ha come obiettivo la creazione di una rete tra le città, per sostenere e rendere la creatività culturale un elemento essenziale per il loro sviluppo economico. Intende offrire agli operatori locali una piattaforma internazionale su cui convogliare l’energia creativa delle Città, per proiettare esperienze territoriali in un contesto globale e con l’obiettivo di promuovere le industrie creative. Oltre che per il Cinema, il network Unesco annovera anche città creative per la Letteratura, Musica, Gastronomia, Crafts and Folk Art, Media Arts e Design. Al momento l’Italia ha iscritto tre città nella prestigiosa lista dell’Unesco: Bologna per la musica, Fabriano per Crafts and Folk Art, Torino per il design.
Mercoledì 18 novembre alla Casa del Cinema Giancarlo De Cataldo e Mario Sesti, insieme a Giorgio Gosetti, analizzeranno alcune scene del maestro del brivido. A introdurre l'incontro l'attore Pino Calabrese
Viaggio tra i progetti italiani presentati al mercato di coproduzione all’interno del MIA. Da La dea delle acque calme di Elisa Amoruso all'opera prima di Fulvio Risuleo, Guarda in alto, dal nuovo film di Costanza Quatriglio Sembra mio figlio al 'western' in salsa sicula firmato da Giovanni La Pàrola, Il mio corpo vi seppellirà, a Palato assoluto di Francesco Falaschi. Ecco cosa ha catturato l’attenzione degli operatori internazionali venuti a Roma a caccia di storie
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“Ho scoperto Verdone a casa, con i suoi personaggi visti e rivisti in tv, era diventato uno di famiglia. Sul set è un regista molto serio, scientifico, sa bene cosa vuole, anche se un terzo del film è improvvisato”, dice di lui l'attrice Paola Cortellesi protagonista alla Festa del cinema con l'attore e regista romano degli Incontri ravvicinati. Lui l’ha scoperta al cinema e in tv come attrice comica, brillante e anche drammatica: “è dirompente, abbiamo la stessa ironia e c’è una grande sintonia tra noi”. Presto li vedremo nei rispettivi film Gli ultimi saranno ultimi e L'abbiamo fatta grossa