“Noi lavoratori dello spettacolo siamo dimenticati, ma siamo i primi a essere chiamati a dare contributo gratuito. Non vederci riconosciuta l’importanza di esistere è un fattore grave. Non si sa ancora come lo spettacolo ripartirà. Servono risposte”, queste le parole dell’attore Michele Riondino, durante la presentazione del Concerto del 1° Maggio a Taranto, di cui è direttore artistico – insieme a Roy Paci e a Diodato – e che quest’anno rinuncia alla piazza in favore di un docufilm sulla storia di Taranto, di Giorgio Testi, Francesco Zippel e Fabrizio Fichera, trasmesso su La7, in seconda serata: “la storia di Taranto e le battaglie di chi lotta per recuperarne la bellezza e restituire ai suoi lavoratori la piena dignità e sicurezza”.
“Taranto è l’emblema di una contraddizione che ci portiamo dietro da anni e che quest’anno coinvolge il mondo intero. Noi tarantini conosciamo bene la contraddizione della scelta tra il diritto alla vita e il diritto al lavoro. Oggi il dramma di Taranto è su scala mondiale. La politica in questo momento dice quello che diciamo da sempre, ovvero che la vita sta sopra tutto. E sarà importante ricordarlo alla fine di tutto questo. E noi saremo i controllori”.
Quest’anno il Concerto, organizzato da Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti, dopo sei anni, è stato annullato sia per il blocco dettato dall’emergenza sanitaria, sia per “rispetto nei confronti delle vittime della pandemia, dei medici impegnati, dei malati. La musica non è mai stata protagonista dell’Uno Maggio e gli artisti che hanno partecipato sono stati il megafono per far arrivare la nostra voce”, ha puntualizzato l’attore.
Le riprese di Furiosa sono state interrotte dopo che il regista George Miller è risultato positivo al Covid. Secondo quanto riportato dal Daily Mail, al momento Miller si trova in isolamento nella sua casa a Sydney, in Australia. I lavori non riprenderanno prima del 15 agosto
Il decreto legge pubblicato il 16 giugno conferma il venir meno dell’obbligo di indossare la mascherina nei cinema e nei teatri. “Finalmente si torna a fruire lo spettacolo del grande schermo in libertà e sicurezza” è il commento a caldo di Mario Lorini, presidente ANEC (Associazione Nazionale Esercenti Cinema)
“L’Unione Editori e Distributori Cinematografici Anica ritiene molto grave la decisione del Governo di prorogare l’obbligo dell’uso di mascherine FFP2 nella sale cinematografiche italiane fino al 15 giugno”: è ciò che si legge nella dichiarazione del presidente dell’Unione Editori e Distributori Anica Luigi Lonigro
L’ANEC, l’Associazione Nazionale Esercenti Cinema, in una nota prende posizione sulle anticipazioni che trapelano sulle misure che saranno varate nel pomeriggio