Riforma del TUSMA: le novità

Le commissioni di Camera e Senato ritengono "opportuno" un intervento di razionalizzazione degli adempimenti delle emittenti e delle piattaforme. Federico Mollicone: "Difendiamo il prodotto italiano"

Federico Mollicone

Una netta modifica ai criteri di investimento nei prodotti audiovisivi europei, italiani e dei
produttori indipendenti. Lo prevede il parere fornito dal Parlamento al governo allo schema di riforma del TUSMA, il Testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici in via di modifica. Le commissioni di Camera e Senato, chiamate a redigere il parere, segnalano infatti come “opportuno” un intervento volto a una razionalizzazione e rimodulazione in termini di “maggiore flessibilità e certezza degli adempimenti” posti in capo alle emittenti diverse dal servizio pubblico e alle piattaforme, ma ritengono “allo stesso tempo importante
salvaguardare e implementare la sotto quota da destinare ad opere di espressione originale italiana, anche con riferimento alle opere di animazione”.
L’intervento è stato votato dalla maggioranza e criticato dall’opposizione e dagli addetti ai lavori, a partire dai produttori indipendenti che vengono penalizzati dalle proposte di modifica degli obblighi sulle quote di investimento delle emittenti tv e delle piattaforme. Protestano, oltre alle parti politiche, anche i produttori indipendenti di ANICA e CNC che hanno lanciato l’allarme a ridosso della votazione nelle commissioni, esprimendo “forte preoccupazione”. Protesta anche l’EPC, l’associazione di 190 produttori indipendenti provenienti da 32 paesi europei più il Canada, che mette in guardia: “le modifiche proposte rischiano di mettere a repentaglio l’intero panorama culturale e creativo in tutta Europa”.
In particolare le osservazioni del Parlamento prevedono che le emittenti, diverse dalla tv pubblica, riservino alla produzione o acquisto di opere europee prodotte da produttori indipendenti una quota dei propri introiti netti annui in Italia del 10% rispetto alla precedente previsione che indicava una quota “non inferiore al 12,5%”. Di contro sale invece da “almeno” il 50% al 70% la quota dei predetti investimenti da destinare ad opere italiane. Scende invece all’1,75%, dal precedente 3,5% degli introiti netti, la sotto-quota “italiana” riservata ai produttori indipendenti. Per quanto riguarda invece le piattaforme, e cioè i “media audiovisivi a richiesta”, scende al 16%, dal 20%, la quota di introiti da destinare agli investimenti in opere prodotte dagli indipendenti: la percentuale è inferiore alla previsione iniziale che era stata stabilita al 17% fino al 31 dicembre 2022, al 18% dal 1° gennaio 2023 e, appunto, 20% a partire dal 1° gennaio 2024. Anche per le piattaforme sale invece dal 50% al 70% la quota riservata alle opere di espressione originale italiana. E scende da un quinto a un decimo la sotto-quota per i produttori indipendenti. Inoltre per quanto riguarda le opere audiovisive di espressione originale italiana, si evidenzia di “prevedere specifiche misure per garantire l’investimento e la programmazione con apposite sotto-quote per le opere di animazione”.
“Allineati con il sottosegretario Borgonzoni e il ministro Sangiuliano, abbiamo rafforzato il sostegno alla produzione italiana”, rivendica il presidente della commissione Cultura
della Camera e responsabile cultura di FdI Federico Mollicone, relatore insieme al deputato Amich (Fdi), del parere. In particolare, evidenzia Mollicone, “l’esplicita richiesta delle
sotto quote dell’animazione, fatto qualificante del Parlamento italiano e del governo, è volta a sostenere l’animazione italiana rispetto all’invasione del prodotto estero”.

Posizione ribadita dall’onorevole Mollicone durante la conferenza stampa del concerto Disney Music all’Auditorium Parco della Musica: “L’indirizzo del governo, condiviso con il ministro Sangiuliano e con il sottosegretario Borgonzoni, è la tutela del cinema italiano. Anche nel campo dell’animazione, vogliamo permettere ai nostri creativi di lavorare in Italia”. Mollicone ha inoltre affermato: “Sono allo studio interventi sul tax credit perché c’è stata una polverizzazione del prodotto, fenomeno riconosciuto dagli stessi produttori. E’ bene premiare i film di qualità”.

autore
14 Marzo 2024

Festival

INCinema, si apre a Udine il Festival del Cinema Inclusivo

In programma una Masterclass di Enzo d’Alò e la proiezione del restauro di Vito e gli altri di Antonio Capuano, realizzato da Cinecittà

Produzione

‘La Badante’, al via a Napoli le riprese del film di Vincenzo Marra

Nel cast Dalia Frediani, Maurizio Casagrande, Giovanni Esposito, Angela De Matteo, Rosaria D’Urso e Marini Sabrina Fernando

MilanoFN

L’Atelier di Milano Film Network: i vincitori

Il Premio Luce Cinecittà di 5.000 euro va a Toro di Rocco Di Mento, uno dei sette titoli presentato all'Atelier MFN

25 novembre

‘Familia’ torna in sala per la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne

Il film di Francesco Costabile, presentato nella sezione Orizzonti all’ultima Mostra del Cinema di Venezia, tornerà nelle sale per tutta la settimana dal 25 al 30 novembre


Ultimi aggiornamenti