RICETTA ANICA #3

“Per promuovere all’estero un film c’è bisogno di un prodotto di qualità, altrimenti è difficile svegliare l’interesse dei compratori”. Parola di Roberto Di Girolamo, presidente dell’Unefa, l’associazione che riunisce gli esportatori di film e audiovisivi italiani.
E lui un’idea per far girare un po’ d’aria nuova nelle produzioni italiane ce l’avrebbe. Del suo progetto ha già parlato con il dipartimento dello Spettacolo e fra una decina di giorni il piano sarà presentato in modo più dettagliato agli esperti del Ministero. Il suo sogno sarebbe quello di creare un fondo di garanzia per i film di interesse internazionale, esattamente come quello che già esiste per le pellicole a carattere nazionale. “In commissione – ha spiegato Di Girolamo – potrebbero anche essere nominati un paio esperti stranieri, magari come consulenti e senza diritto di voto”. La proposta dell’Unefa prevede un finanziamento pari al cinquanta per cento del budget, per i film scelti dalla commissione.
Di tutt’altro avviso Enzo Porcelli, dell’Associazione Produttori Italiani e dell’Alia Film. “Creare una nuova commissione ministeriale non serve a nulla – ha detto – Sono convinto che sarebbe una manovra inutile, mentre sarebbe più utile che lo Stato finanziasse tutti i film nazionali, senza distinzioni, al cinquanta per cento, dando come garanzia il 25 per cento che, eventualmente, sarebbe l’unico investimento a fondo perduto. L’altra metà dei soldi sarebbe la parte di rischio che ogni distributore deciderebbe di accollarsi, nel caso intendesse rischiare su quel titolo. Una meccanismo che potrebbe funzionare anche per la produzione”.