Un gruppo ben assortito di registi, attori e produttori (Dario Argento, Roberto Andò, Davide Ferrario, Ferzan Ozpetek, Gabriele Salvatores, Paolo Sorrentino, Paolo Virzì, Daniele Vicari, Stefano Accorsi, Luca Zingaretti, Tilde Corsi, Domenico Procacci, Maurizio Totti e molti altri) ha preso parte mercoledi sera al Museum of Modern Art di New York – alla presenza di Ettore Scola e di numerosi esponenti del cinema e della cultura newyorkese – alla proiezione del film La cena, scelto per inaugurare la rassegna in onore del decennale della Medusa: i 14 film presentati verranno poi donati al prestigioso Museo. Al cocktail di benvenuto organizzato nella boutique Ferragamo (sponsor dell’evento) l’attenzione generale è stata catalizzata dall’apparizione a sorpresa di Woody Allen, intervenuto insieme a sua moglie: assediato da troupe tv e fotografi, il regista-simbolo della città ha salutato calorosamente sia Scola che Giampaolo Letta, vicepresidente ed amministratore delegato della Medusa, e ha risposto brevemente alle domande rivoltegli glissando elegantemente sul clamoroso primato italiano negli incassi ottenuto dal suo Match Point nel primo week-end di programmazione.
Hanno voluto rendere omaggio alla nutrita delegazione italiana anche star del calibro di Isabella Rossellini e Matt Dillon e veterani del cinema d’autore come Arthur Penn e Ulu Grosbard che hanno calorosamente applaudito la commedia di Scola interpretata da Vittorio Gassman e Fanny Ardant nel 1998, che il regista ha presentato con il consueto disincanto augurandosi che la meritoria opera di sostegno della Medusa verso il cinema d’autore italiano sia affiancata anche da quella di diversi soggetti analoghi per incentivare un sano pluralismo e ha esortato i giovani colleghi a non perdere di vista la necessità di raccontare il proprio tempo senza eccessivi ripiegamenti su se stessi.
I registi e gli attori hanno colto l’occasione per dirsi unanimemente onorati di poter mostrare nei giorni successivi le proprie opere targate Medusa al MoMA ed hanno annunciato i rispettivi nuovi impegni. Dario Argento girerà ad aprile un nuovo thriller che considera l’ideale parte finale della cosiddetta “trilogia della madri” iniziata con Suspiria e proseguita con Inferno; Roberto Andò ha quasi pronto il suo Viaggio segreto, trasposizione ambientata in Sicilia del romanzo “Ricostruzioni” di Josephine Hart con Alessio Boni, Valeria Solarino ed Emir Kusturica; Davide Ferrario ha terminato un documentario destinato al cinema intitolato La strada di Levi che definisce “un omaggio a Primo Levi attraverso un viaggio nella Storia e nella Geografia che ripercorre oggi il vero itinerario-odissea dalla liberazione dal lager di Auschwitz attraverso mezza Europa fino alla sua Torino. Si tratta appunto del viaggio raccontato nel romanzo “La tregua”, già portato al cinema in fiction da Francesco Rosi. Ferzan Ozpetek girerà invece a metà agosto un nuovo film ambientato a Roma dal titolo provvisorio Saturno contro, una commedia ricca di emozioni per cui gli piacerebbe scritturare in alcuni dei tanti ruoli da protagonista sia Stefano Accorsi che Pierfrancesco Favino, mentre Gabriele Salvatores ha annunciato l’imminente progetto di un film, scritto insieme a Umberto Contarello, la cui idea è nata da un’inchiesta de “L’Espresso” e da alcune foto di Salgado che ritraggono delle spiagge indiane con delle barche distrutte. Sarà un film d’avventura ambientato in mare aperto, e parlerà della varia umanità che affolla le navi senza bandiera, del “lavoro sporco del mercato globale”. Paolo Sorrentino sta invece terminando l’edizione della sua terza opera, L’amico di famiglia, la storia di un usuraio interpretata da Giacomo Rizzo e Fabrizio Bentivoglio in uscita subito dopo l’estate. Infine Paolo Virzì sta dando gli ultimi ritocchi al suo N., la storia di Napoleone alla prese con un giovane scrivano durante l’esilio all’Elba interpretata da Daniel Auteuil, Monica Bellucci ed Elio Germano. Per quanto riguarda gli attori, infine, Stefano Accorsi ha da poco terminato le riprese a Parigi di una commedia intitolata Tutta colpa di Fidel, che la figlia di Costa Gavras, Julie, ha tratto dal libro omonimo di Domitilla Calamai, mentre Luca Zingaretti sarà nel film corale Non prendere impegni stasera di Gianluca Tavarelli.
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