Refn, web serie d’autore sul lato oscuro dell’America

E’ il giorno dell’irrequieto enfant prodige del cinema danese, Nicolas Winding Refn, che torna a Cannes Fuori Concorso con il suo esordio nel mondo delle web serie, Too Old To Die Young,


CANNES – E’ il giorno dell’irrequieto enfant prodige del cinema danese, Nicolas Winding Refn, che torna a Cannes a otto anni dal suo Drive, Palma d’oro per la regia nel 2011, in un fuori concorso da brivido dove si è già visto anche il bel biopic su Elton John accolto da applausi e standing ovation. Anche questa volta il regista danese, protagonista a Cannes pure di un incontro moderato dal critico Philippe Rouyer, presenta un progetto visionario: il suo esordio nel mondo delle web serie Too Old To Die Young , in cui tutti i dieci episodi sono, in qualche modo, stati costruiti come se fossero un film a sé stante. 

Dieci i mesi di riprese (“ho girato fino a quando il budget non è terminato”, ha ammesso) realizzate in ordine cronologico rispetto alla storia, per una serie da tredici ore che sarà disponibile per intero su Amazon Prime dal 14 giugno e che immerge lo spettatore in una Los Angeles notturna, torbida e visivamente potente, dominata da crimine, violenza e corruzione. In mezzo a killer, soldati della Yakuza, assassini dei cartelli della droga messicani, mafiosi russi e gang di teenager che si muovono sulle superbe e inconfondibili note di Cliff Martinez.

“E ‘stato davvero intrigante per me interpretare un personaggio per così tanto tempo”, ha sottolineato in conferenza stampa il protagonista Miles Teller, assai convincente nei panni di un irreprensibile poliziotto che di notte lavora, però, come killer che giustizia i cattivi, e che ha ammesso di aver accettato subito il progetto pur di collaborare con Refn di cui è da sempre un grande fan. 

Certo, è difficile avere un quadro completo sulla storia basandosi solo sui due episodi mostrati sulla Croisette – North of Hollywood e West of Hell, rispettivamente quarto e quinto della serie – ma Too Old To Die Young sembra avere tutte le carte in regola per incollare gli spettatori sullo schermo, peccato solo che non sia quello di un cinema dove il film meriterebbe di essere gustato. “Lo streaming non sostituirà le sale ma è la nuova rivoluzione digitale, il futuro, un flusso di energia che ci circonda disponibile ventiquattro ore al giorno e sette giorni alla settimana”, ha sottolineato il visionario regista scandinavo che ha rivelato di essere stato attratto proprio dall’idea che il pubblico potesse decidere quando e come guardare il film. “Sono felice, poi, di presentarlo a Cannes – ha aggiunto  – in un festival che sta cambiando ed entrando definitivamente nel futuro”.  

Nel cast, tra gli altri, anche John Hawkes, Jena Malone, e William Baldwin. 

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18 Maggio 2019

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