VENEZIA – Una giuria presieduta da Lucrecia Martel e che conta nel gruppo di lavoro il nostro Paolo Virzì, che ha consegnato personalmente la Coppa Volpi a Luca Marinelli, sua scoperta ai tempi di Tutti i santi giorni: l’attore protagonista di Martin Eden ha accolto il premio ringraziando: “Pietro Marcello per l’onestà, la dedizione, il coraggio, da cui sono rimasto abbracciato. Ringrazio Napoli che s’è donata anima e corpo. Ho questo premio tra le mani grazie anche a Jack London e vorrei dedicarlo anche alla gente che è in mare a salvare il prossimo. Ero emozionato ancora prima di conoscere Marcello, perché ha un mondo potente che mi ha permesso di camminare davvero e ricevere il premio dalle mani di Paolo Virzì è stata un’emozione”.
L’altro premio per il cinema italiano, il Premio Speciale Giuria, per La mafia non è più quella di una volta di Franco Maresco, una coproduzione Istituto Luce Cinecittà, ricordata espressamente anche dal produttore Rean Mazzone: “Un grazie anche ai nostri coproduttori che ci hanno accompagnati in questi due anni di riprese. Spero il film possa essere visto anche oltre il festival e mi accodo al netto no a qualsiasi tipo di censura dei film, perché sono operazioni da parte dei poteri che non cedono a queste tentazioni, anche se non mi sto riferendo espressamente a questo film al momento. Franco è molto felice, ma soffre anche delle sue lavorazioni, per questo non è presente: non ci aspettavamo la selezione, quindi nemmeno il premio”.
Leone d’Oro a Joker di Todd Phillips, compiaciuto per “il pubblico che sembra aver capito quello che volevamo dire, sono sicuro che tutti abbiano capito quello che abbiamo cercato di fare, spero accada anche Oltreoceano. Abbiamo incontrato molte resistenze nel fare il film, per cui siamo orgogliosi”.
Leone d’Argento Gran Premio della Giuria a J’accuse di Roman Polanski, co-prodotto da Luca Barbareschi: “Un progetto da 23 milioni di euro questo mio terzo con Roman, un film importante per lui come per il pubblico. Il valore aggiunto è stata l’opportunità di usare i grandi attori della Comédie Française”.
Leone d’Argento Miglior Regia a Sull’infinito di Roy Andersson, poi Coppa Volpi femminile ad Ariane Ascaride per Gloria Mundi per cui la pesante Coppa: “E’ un premio che mi dà la possibilità di ritrovare le mie radici, sono figlia di migranti italiani, questo premio è per tutti quelli che dormono per l’eternità sul fondo del Mediterraneo. Quando si riceve un premio così si fluttua un po’ nell’aria. Una sensazione strana, che succede nel Paese dei miei nonni”.
Miglior Sceneggiatura a No.7 Cherry Lane di Yofan che racconta di aver “realizzato il film in 7 anni: ora ne ho 72 e ho meno energia, e per girare devo aver qualcosa dal cuore da dire e che abbia influenza sulle altre persone. Prenderò una pausa per vedere se ho ancora qualcosa da raccontare. Ho potuto dire qui a Venezia cose che ad Hong Kong non avrei potuto dire perché considerate inappropriate”.
Infine premio al più giovane del palmarès, il Mastroianni all’attore emergente Toby Wallace per Babyteeth, entusiasta di essere seduto in mezzo a nomi e artisti per lui grandissimi.
E' da segnalare una protesta del Codacons con annessa polemica circa la premiazione di Luca Marinelli con la Coppa Volpi a Venezia 76. L'attore aveva rilasciato una dichiarazione a favore di "quelli che stanno in mare e che salvano persone che fuggono da situazioni inimmaginabili". "In modo del tutto imprevedibile - si legge nel comunicato del Codacons - il premio come miglior attore non è andato alla splendida interpretazione di Joaquin Phoenix"
Venezia 76 si è distinta anche per una ricca attività sul web sui social network. Sulla pagina Facebook ufficiale sono stati pubblicati 175 post che hanno ottenuto complessivamente 4.528.849 visualizzazioni (2018: 1.407.902). Le interazioni totali sono state 208.929 (2018: 64.536). I fan totali della pagina, al 6 settembre 2019, sono 360.950, +4.738 dal 24 agosto 2019
Nel rituale incontro di fine Mostra Alberto Barbera fa un bilancio positivo per il cinema italiano: “In concorso c’erano tre film coraggiosi che osavano – ha detto il direttore - radicali nelle loro scelte, non scontati, non avrei scommesso sul fatto che la giuria fosse in grado di valutarne le qualità"
La Giuria del Concorso commenta i premi, entrando nel merito degli italiani ma anche del film di Polanski: Paolo Virzì piacevolmente stupito dall’accoglienza da parte dei colleghi della regia di Maresco, manifesta un piccolo rammarico per Martone, non presente nel palmarès