“Reality” divide la critica straniera

Dopo una prima ondata di pareri soprattutto positivi, su Reality di Matteo Garrone emergono dalla stampa straniera anche vari giudizi negativi. Mentre testate come Le Monde, il Los Angeles Times e The Guardian, promuovono la pellicola, arrivano le stroncature di Variety, Hollywood Reporter, L’Express e Time. E’ quasi unanime però l’apprezzamento per Aniello Arena, considerato un forte candidato al premio come migliore attore, anche se il sito della rivista Forbes, ripreso da vari media, sottolinea che “sta scontando una pena in carcere per duplice omicidio”. Tra chi ha apprezzato il film c’è Thomas Sotinel di Le Monde che sottolinea il piacere di “una commedia napoletana sulla telerealtà”. Steven Zeitchik del Los Angeles Times ritiene che, pur non suscitando la stessa passione di Gomorra, il nuovo film di Garrone “con la sua storia di un uomo che scivola nella pazzia per colpa della tv dei reality, coinvolgerà chiunque abbia mai studiato la cultura pop contemporanea o abbia mai guardato l’E Network (canale Usa dedicato a spettacolo e pettegolezzi, ndr)”. Pareri entusiasti arrivano da siti popolari come Twitch e Movie City News, per cui Reality “sembra il successore spirituale e una modernizzazione di Bellissima di Visconti”. Nick James di The Guardian trova la pellicola “ben confezionata, calca il pedale sulla satira del pescivendolo con l’ossessione del Grande Fratello ma si crogiola nelle ambientazioni trash”. Dello stesso quotidiano, Peter Bradshow lo giudica “un film piacevole, realizzato con gusto e cuore anche se fondamentalmente un po’ sentimentale e prevedibile”. Invece Jay Weissberg di Variety, pur apprezzando la prova di debutto di Arena pensa che nel film “niente porta il pubblico a pensare a quanto i reality abbiano cambiato la percezione di ciò che è reale”. Deborah Young di Hollywood Reporter trova il film deludente, “metà dramma metà commedia, fatica a trovare un tono e tra personaggi stereotipati e una trama comoda, con accenni a Fellini e al neorealismo italiano che lasciano il gusto di una grande pizza riscaldata”. Eric Libiot di l’Express, dispiacendosi per come l’Italia si sia ridotta sotto Berlusconi, si rivolge direttamente a Garrone, chiedendogli se abbia perso l’acutezza del suo sguardo.