Rapsodia per ‘diversamente giovani’


Si chiama Tutta colpa della musica il film che Ricky Tognazzi presenta a Venezia nella sezione Controcampo Italiano, e che sarà distribuito il 9 settembre da Medusa. Ma nella pellicola, la musica, più che colpe, pare avere meriti.

 

E’ in tutti i sensi un film corale. Primo, perché è interpretato da un ricco cast di volti noti: Stefania Sandrelli, Marco Messeri, Elena Sofia Ricci, e ancora Monica Scattini, Debora Villa, Raffaele Pisu e Arisa, cantante ormai affermata che debutta al cinema. Protagonista anche lo stesso Tognazzi, che ha anche sceneggiato assieme a Leonardo Marini e Simona Izzo, con la collaborazione di Silvia Ebreul.

Secondo, perché un coro è proprio al centro della trama, quasi ne fosse lui stesso il protagonista. Grazie a lui, vari personaggi ‘diversamente giovani’ (la definizione è dello stesso Tognazzi) ritrovano la passione – sia essa amorosa o semplicemente musicale – che nella vita a tutti serve e che un po’ avevano perso. Perché, come dice nel film il personaggio di Stefania Sandrelli: “non si può resistere senza provare a essere felici”.

“Come il mio debutto Piccoli equivoci – spiega Tognazzi -anche questa è una commedia generazionale. Racconto ciò che meglio conosco. E ci tengo a ringraziare Ficarra e Picone, che pur volendo restare nell’ombra hanno contribuito molto alla realizzazione dell’opera, presentandomi lo sceneggiatore Marini”. E lo sceneggiatore risponde: “Oggi viviamo una grande contraddizione tra l’età che abbiamo nel fisico e quella che ci sentiamo nell’animo. Questa situazione può portare a belle scoperte o a piacevoli imprevisti”.

“Io credo – dice Simona Izzo – che i conti con l’età si facciano sempre. Quando sei giovane tutto sembra più facile: hai gli ormoni, l’energia. Un po’ più in là devi essere tu a prenderti cura di te stesso. Bisogna avere una passione, provando a ricercare la felicità. Lo si può fare con la fede, o attaccandosi al seno di una ragazzina, oppure innamorandosi infantilmente o continuando a prendersi cura di un marito che non c’è. O anche cantando in un coro, cosa che può davvero salvare dei matrimoni”.

“Personalmente – commenta l’ affascinante Elena Sofia Ricci – io non scambierei la mia età con i miei venti o trenta anni. Al limite, mi fermerei volentieri qui. Non vedevo l’ora di arrivarci e ora sono felice di esserci. Quando si è giovani si è come travolti da un’onda, mentre ora possiamo prenderci i nostri tempi e capire se è davvero la passione a muoverci”. Messeri, a tal proposito, cita Oscar Wilde: “L’anima nasce vecchia ma ha il potere di ringiovanirsi, ed è allora che la vita diventa commedia”.

“Un coro è maggiore della somma delle parti – dice ancora Tognazzi – questo concetto ispira il mio film e in genere un certo tipo di cinema. Quando hai tante storie da raccontare non approfondisci più il singolo personaggio ma un tema. Del resto il cinema è l’arte del mosaico, e lo si vede anche qui a Venezia: ogni autore porta un pezzo di sé. E sono orgoglioso di essere qui, specie considerando che le commedie di solito non hanno facile accesso nei festival”.

 

Per il film, in cui compare anche Daniele Formica, scomparso lo scorso febbraio, Arisa ha scritto una canzone, intitolata Il tempo che verrà .

autore
08 Settembre 2011

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