“Siamo al Festival di Cannes, con 5 titoli italiani tutti realizzati anche grazie agli investimenti di Rai Cinema, portando con orgoglio il racconto del nostro Paese nel mondo e il meglio della sua produzione culturale, avendo come unico obiettivo lo sviluppo della nostra industria culturale e della produzione indipendente. Non per questo ci aspettiamo elogi, ma troviamo avvilente leggere un articolo, come quello pubblicato oggi sull’Espresso, in cui si parla di ‘spreco’, cosa diventata ormai un insopportabile sport nazionale quando si parla della Rai”. Inizia così la replica dell’amministratore delegato di Rai Cinema, Paolo Del Brocco, affidata ad una nota, a quanto pubblica il settimanale ‘L’Espresso’, nell’ambito della più ampia inchiesta ‘Malarai’ cui dedica la copertina.
Il direttore del Festival: "Bisogna proteggere l'identità di Cannes: il marchio, il logo con la Palma d'Oro, il red carpet, il glamour, i titoli mostrati fino alla fine, lo spot con il quale si aprono le proiezioni"
E' grazie ad un anonimo cinefilo se quest'anno i milanesi potranno vedere i film di Cannes. La rassegna milanese aveva rischiato di non avere luogo per mancanza di budget, soprattutto dopo il ritiro della provincia. Ma un misterioso imprenditore ha salvato 'Cannes e dintorni' con una donazione che ha regalato l'happy ending a questa edizione
La selezione della Quinzaine des Réalisateurs in programma a 'Cannes a Roma' (10-16 giugno) è "firmata" quest'anno in collaborazione con le Giornate degli Autori
Il Sncci organizza un incontro-bilancio del Festival con critici, registi, produttori e addetti ai lavori il 4 giugno a Roma. Tra i presenti Alice Rohrwacher, Asia Argento e Sebastiano Riso