Rai Cinema parteciperà al 68° Festival di Locarno con cinque titoli: Bella e perduta di Pietro Marcello in concorso; I sogni del lago salato di Andrea Segre e Genitori di Alberto Fasulo entrambi fuori concorso; L’infinita fabbrica del Duomo di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti nella sezione Signs of Life; Asino vola di Paolo Tripodi e Marcello Fonte presentato come Evento speciale in chiusura del festival.
Del film di Pietro Marcello, unico italiano in competizione, parliamo in un articolo a parte. I sogni del lago salato di Andrea Segre, prodotto da Ambleto (Jolefilm) con Rai Cinema, è stato girato nel Kazakistan di oggi dove si vive l’euforia dello sviluppo che l’Italia non ricorda nemmeno più. Eppure la sua crescita è legata a doppio filo con l’economia italiana, una crescita pari al 6% annuo (un tasso che l’Italia ha avuto solo negli anni ‘60), e basata in gran parte sull’estrazione di petrolio e gas. L’ENI ha un ruolo chiave nella gestione dei giacimenti kazaki e molti sono gli italiani che lavorano in Kazakistan, in particolare nelle regioni intorno al Mar Caspio, dove è stato girato questo film documentario. Genitori di Alberto Fasulo è un documentario prodotto da Nefertiti Film con Rai Cinema e racconta la storia di un gruppo di genitori di figli diversamente abili che da 16 anni si incontra un giorno ogni 15 per parlare della difficile quotidianità e cercare delle soluzioni possibili ed efficaci per migliorare la vita dei loro congiunti. Dopo così tanto tempo, il gruppo è diventato una micro-società con i propri equilibri e, nella condivisione della dedizione al proprio figlio disabile, si è trasformato in una vera e propria famiglia allargata, specialmente per quei genitori che, pur essendo rimasti senza figli, ritornano al gruppo proprio per “continuare a sentire in vita il proprio caro”. Aiutare per essere aiutati, aiutarsi per prendersi cura dell’altro sono i concetti fondanti di questo gruppo. L’infinita fabbrica del Duomo è un documentario di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti, prodotto da Montmorency Film con Rai Cinema che racconta, nel corso di un anno solare, la vita e i restauri del Duomo di Milano, chiesa tra le più grandi del mondo, monumento artistico e storico, istituzione religiosa e civica, oggi sottoposto ad una serie straordinaria di restauri per quantità, complessità e varietà.
Infine il film per bambini Asino vola, un’opera prima di Paolo Tripodi e Marcello Fonte, prodotto da Tempesta con Rai Cinema, e interpretato da Luigi Lo Cascio, Francesco Tramontana, Antonello Pensabene e Silvia Gallerano con le voci di Maria Grazia Cucinotta e Lino Banfi, è la storia di Maurizio, un bambino caparbio, cresciuto tra mille avventure solitarie nella fiumara, un piccolo ruscello quasi sempre asciutto dove la gente butta quello che non gli serve più. Maurizio ha fatto di quella discarica il suo magico parco giochi, ed è lì, tra carcasse di automobili trasformate in rifugi e piccoli e grandi tesori trovati là intorno, che matura il sogno di far parte della banda musicale del paese.
Il film sostiene AILR – l’Associazione italiana per la lotta al retinoblastoma. Parte del ricavato della serata di proiezione verrà devoluto all’Associazione per l’acquisto di un macchinario oculistico che permetta il controllo dello stato della malattia senza dover ricorrere all’anestesia sui giovani pazienti. Anche Maria Grazia Cucinotta e Lino Banfi, testimonial dell’Associazione, hanno accettato con entusiasmo di partecipare al film prestando le voci ai due animali “parlanti” amici di Maurizio, la gallina ‘Ngiulina e l’asino Mosé. “La storia era coinvolgente e semplice come una favola -afferma il produttore Carlo Cresto-Dina – i personaggi perfettamente delineati, gli autori (uno sceneggiatore e due scrittori/registi) inarrestabili, la musica coinvolgente… come fare a non innamorarsi del progetto? Con Asino vola abbiamo prodotto un film per bambini e famiglie, nato e cresciuto in una piccola comunità di Reggio Calabria ma pronto a parlare a milioni di bambini in tutto il mondo”.
Al festival di Locarno il regista ha portato il film breve Pastorale cilentana che, fino a fine ottobre, introdurrà alla visita del padiglione zero dell’Expo di Milano: "È una opera gemmata su Noi credevamo e Il giovane favoloso, getta uno sguardo sulla storia d’Italia per andare alla radice di quel malessere che oggi viviamo. Racconta un periodo in cui l’uomo e la natura erano ancora in equilibrio, in cui l’uomo restituiva alla natura ciò che prendeva, in cui la tecnica cominciava a evolversi, a perfezionarsi, ma c’era reciprocità e non sfruttamento"
Il regista Alberto Fasulo, vincitore del Marc'Aurelio d'oro al Festival di Roma 2013, ha presentato fuori concorso a Locarno il documentario Genitori, che sarà distribuito in autunno da Luce Cinecittà. Il film segue gli incontri di un gruppo di genitori che si confrontano periodicamente sulla vita e sulle problematiche dei loro figli: "Sono stati loro a propormi di realizzare il film. Sono rimasto molto colpito da ciò che mi hanno detto sull'incapacità e sulla paura del grande schermo di raccontare in maniera non superficiale la disabilità. Anche perché spesso, nella realtà, il famoso lieto fine non c'è"
A Locarno 68 il film Right Now, Wrong Then vince anche il premio per la migliore interpretazione maschile. La migliore interpretazione femminile è un ex aequo alle quattro protagoniste di Happy Hour del giapponese Ryusuke Hamaguchi. Al maestro polacco Andrzej Zulawski, con Cosmos, va il riconoscimento per la Miglior regia. Bella e perduta di Pietro Marcello, che sarà distribuito da Luce Cinecittà, ottiene il primo premio della Giuria Giovani e la menzione speciale del Premio ecumenico
Bella e perduta di Pietro Marcello - che sarà distribuito da Istituto Luce Cinecittà dal 19 novembre dopo la pre-anteprima al Festival di Torino - è stato in concorso al sessantottesimo festival di Locarno dove Cinecittà News ha incontrato il regista casertano per parlare di questa fiaba che getta uno sguardo su un'Italia pasoliniana, abitata da cittadini completamente inconsapevoli, un'Italia, appunto, "bella e perduta"