Quando la mamma è un vampiro

Dal 2003, la saga di Underworld sull’eterna lotta tra vampiri e lupi mannari, intrattiene con discreto successo una fascia di pubblico molto ben precisa, che ama le atmosfere dark e non disdegna un po’ di romanticismo, ma rifugge gli sdolcinati sproloqui di Bella e Edward in Twilight. Intendiamoci, anche in Underworld personaggi e situazioni rispondono a modelli molto standardizzati, e l’azione, frenetica, è molto simile a quella di un ritmato videogioco. Eppure questa cifra stilistica, tra alti e bassi, e nonostante una causa per plagio intentata dagli editori del gioco di ruolo ‘Vampiri: la Masquerade’, ha portato la serie ideata da Len Wiseman (regista dei primi due capitoli, ora passato alla sceneggiatura) fino al quarto episodio, intitolato Underworld – Il risveglio e in sala con Warner, in stereoscopia, dal 20 gennaio.

Dopo il prequel La ribellione dei Lycan, ambientato nel Medioevo, la guerra riprende, vedendo tornare la bella Kate Beckinsale nei panni aderenti della sexy succhiasangue Selene. Criogenizzata in seguito all’eccidio della sue specie, si ritrova catapultata una quindicina d’anni avanti nel futuro, dove scopre di avere una figlia (India Eisley). Alla ricerca di un rifugio per sé e per la piccola, Selene apprende che il suo orgoglioso popolo è stato cacciato fin quasi all’estinzione, e deve vedersela anche con una compagnia di genetica che sta creando una nuova potentissima razza di licantropi, di misure gigantesche e immuni all’argento.

Al timone ci sono ben due registi, Mans Marlind e Bjorn Stein, mentre quel poco di originale che la trama ha da offrire viene probabilmente dalla penna di J. Michael Straczynski, collaudato sceneggiatore di fumetti che ha buttato giù il plot assieme a Wiseman, John Hlavin e Allison Burnett. Si limita a una brevissima apparizione Scott Speedman, ovvero Michael Corvin, l’eterno amore di Selene ibrido tra lupo, umano e vampiro. “L’idea del film – racconta Stein – era quella di divergere leggermente da quanto fatto in precedenza. Underworld – Il risveglio non è l’oggi, non è ambientato nel nostro mondo. E’ stata una vera sfida perché abbiamo dovuto lavorare a un contesto nuovo, mantenendo l’impronta e restando fedeli alla serie”. E tra gli elementi che raccordano questa pellicola ai primi due capitoli c’è sicuramente Beckinsale, che nel film precedente era stata sostituita da Rhona Mitra. “Ritrovarsi madre di un’adolescente è uno shock per Selene – dice l’attrice – soprattutto perché il padre non c’è. Sono stati necessari cambiamenti. Non dico che sia immediatamente materna e tenera, ma chiaramente diventa protettiva in modo nuovo e diverso”. “Così – dice Straczynski – scopriamo un suo lato nuovo. Prima combatteva solo i cattivi, ora lotta per qualcuno”.

Nota di merito per il 3D, realizzato abbastanza bene nonostante l’abbondanza di scene scure.
Beckinsale e Wiseman, compagni nella vita, stanno lavorando insieme a Total Recall, remake di un film con Schwarzenegger conosciuto in Italia come Atto di Forza.