“Il film migliore della mia carriera? Spero di non averlo ancora fatto. È il modo in cui affronto e guardo al futuro ed è per questo che domani con mio fratello ci alzeremo presto per andare a Cinecittà per le riprese in corso del nostro ultimo film: è quello che ci fa andare avanti”.
Lo ha detto il regista Pupi Avati, ospite con il fratello produttore Antonio del weekend inaugurale del Festival del Cinema di Porretta, in occasione della proiezione speciale per i 40 anni di Una gita scolastica, il suo film del 1983 che fu girato in parte proprio a Porretta (nella foto sopra il regista con il cast del film)
Durante l’emozionante incontro intitolato proprio “A spasso per l’Appennino: 40 anni di Una gita scolastica”, Pupi Avati ha affermato: “Una gita scolastica è uno di quei film rari per un cineasta, un film che viene realizzato in uno stato di grazia in cui tutti sono stati felici. È un film che oggi non potrei più rifare, c’è tutto quello stupore che io invecchiando ho perso. Girando il film ho provato momenti di vera commozione, ho provato una continua e perenne riconoscenza. Oggi ho una età in cui conosco bene il mio mestiere e so farlo e penso anche bene, ma mi è venuta un pochino a mancare la meraviglia ed è per questo che non rivedo quasi mai i miei film passati”, ha aggiunto.
Tra le centinaia di persone che hanno assistito alla proiezione e all’incontro con il regista, anche alcuni protagonisti del film che non rivedevano i fratelli Avati da 40 anni, tra cui Davide Celli, Giancarlo Torri e Ginevra Testa.
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Il film di Marco Amenta ha vinto il premio della critica e del pubblico, quello di Luca Lucini il premio della giuria giovani
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Sei cortometraggi firmati dal regista, proiettati in collaborazione con CSC-Archivio Nazionale Cinema Impresa di Ivrea