Protesta per Califano escluso da Roma

Intonando il ritornello di una delle sue canzoni più famose, Tutto il resto è noia, un gruppo di persone capitanate dal regista Stefano Calvagna, ha inscenato una protesta durante la conferenza stampa


Intonando il ritornello di una delle sue canzoni più famose, Tutto il resto è noia, un gruppo di persone capitanate dal regista Stefano Calvagna, ha inscenato una protesta durante la conferenza stampa della nona edizione del Festival di Roma per l’esclusione del film dedicato al Califfo. Il gruppo, che aveva con sé uno striscione, è stato allontanato dalla Sala Petrassi, ma fatto in tempo a scandire: “Califano non lo ricorda nessuno, Roma lo uccide per la seconda volta, dopo Sanremo”. Con una lettera di giovedì scorso, il direttore Marco Müller aveva infatti annunciato a Stefano Calvagna che non avrebbe invitato il suo Non escludo il ritorno, biopic sugli ultimi anni del popolare cantautore romano, interpretato da Gianfranco Butinar. “Il film era finito e pronto per uscire già da 2 mesi – ha rivelato il regista al quotidiano Il Tempo – ma ho aspettato per dare l’inedito al Festival di Roma, la città che ha rappresentato Califano e che lui rappresentava ovunque, esportando con orgoglio la romanità da vero poeta. Il film doveva entrare di diritto nella kermesse romana, almeno come evento. Lapidaria la replica di Müller in conferenza stampa: “Capita che i film non selezionati si possano esprimere così”.

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29 Settembre 2014

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