La piccola storia di un uomo solo. La grande storia nascosta di migliaia di italiani. Insieme in un racconto che parla a tutti noi. Dopo l’ottima accoglienza all’ultima Mostra del Cinema di Venezia, La macchina delle immagini di Alfredo C. di Roland Sejko, nella decina finalista dei David di Donatello per il Miglior documentario e finalista dei Nastri d’Argento, prodotto e distribuito da Luce-Cinecittà, torna a Roma per una speciale proiezione, che accompagna la riapertura dell’Apollo 11, uno degli spazi di visione tra i più originali della capitale.
Il film di Sejko atterra all’Apollo venerdì 8 aprile alle 20.30, presentato dal regista con l’autore del montaggio Luca Onorati, il compositore delle musiche, il maestro Riccardo Giagni, introdotti da un grande critico e storico del cinema come Adriano Aprà, in un incontro moderato dalla presidente del Sindacato Critici Cinematografici Sncci Cristiana Paternò, e da Giacomo Ravesi di Apollo 11.
A partire da un clamoroso e misconosciuto evento storico, che vide coinvolti migliaia di italiani al termine della seconda guerra mondiale, e dal singolare destino di un tecnico del cinema, La macchina delle immagini di Alfredo C. regala una riflessione avvincente sul potere pervasivo della propaganda. E attraverso l’intreccio di straordinari filmati dell’Archivio Luce – un autentico protagonista del film – e di riprese originali affidate al talento di Pietro De Silva, mette in scena un poema visivo sulla memoria e sulla responsabilità di chi crea immagini, e di chi le vede.
Intervista a Chiara Sbarigia, Flavia Scarpellini, Marco Di Nicola e Mario Ciampi
Diciassettesima edizione per il Festival del cinema italiano di Madrid, che si è svolto dal 27 novembre al 4 dicembre. Un programma ricco di proposte con i documentari Duse e Real e il film collettivo per i cento anni del Luce
Immagini di colore dall'inaugurazione della Mostra nata dalla collaborazione tra il Ministero della Cultura e l’Archivio Storico Luce Cinecittà
La mostra è esposta dal 4 dicembre 2024 al 28 febbraio 2025 alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea