Alla 17a edizione del Festival del Cinema Europeo di Lecce, Silvia, Carlo, Luca Verdone hanno assegnato a Duccio Chiarini per Short Skin (Italia, 2015) la 7a edizione del Premio Mario Verdone.con la seguente motivazione: “Perché racconta con grazia e autoironia l’imbarazzo esistenziale di un adolescente alle prese con una sessualità complicata da un piccolo difetto fisico trasformando la sua storia in una parabola universale sulla difficoltà di amare e farsi amare. Un film che suscita con delicatezza e assoluta originalità un’immediata empatia”.
Premio Ulivo d’Oro di 5mila euro a Lily Lane (Ungheria, 2016) di Bence Fliegauf, con la seguente motivazione: “La giuria è rimasta colpita dall’originalità e dalla forza delle immagini. L’autore propone un film personale che sfugge ai canoni della drammaturgia classica”.
Premio per la Miglior Sceneggiatura a Ines Tanović per Our Everyday Life (Bosnia Erzegovina, Croazia, Slovenia, Germania, 2015) che ha anche vinto il Premio FIPRESCI; Premio per la Miglior Fotografia a Martin Žiaran per The Cleaner (Slovacchia, 2015) di Peter Bebjak; Premio Speciale della Giuria a Virgin Mountain (Islanda, Danimarca 2015) di Dagur Kári, con la seguente motivazione: “Per aver creato una storia convincente e commovente intorno ad un personaggio improbabile. L’autore è riuscito a provocare una forte empatia nel pubblico”.
Il Premio SNGCI al migliore attrice/attore europeo è stato assegnato a Peter Mullan per il film Hector (GB, 2015) di Jake Gavin: “Per la capacità, da grande attore, di rappresentare il disagio esistenziale di chi ha perso la sua partita con la società in un viaggio nella memoria che diventa un toccante racconto delle fragilità umane. Mullan ci regala ancora una volta una straordinaria performance artistica”.
Premio Cineuropa a Ivy (Turchia, Germania, 2015) di Tolga Karaçelik con la seguente motivazione: “Un film denso, costruito come un thriller psicologico, nel quale non mancano né ritmo, né spessore. Il film ha molti punti forti: gli attori, scelti con cura e molto credibili; una padronanza assoluta della musica e dei suoni, che accompagnano la discesa dei personaggi nello loro follia; le inquadrature, cupe, angoscianti e realiste”.
Il Premio Emidio Greco è stato assegnato a Lo so che mi senti (Italia, 2015) di Francesca Mazzoleni; il Premio Centro Nazionale del Cortometraggio, il Premio Augustus Color e il Premio di euro 1000 offerto dalla Contessa Maria Josè Pietroforte di Petruzzi sono andati a Tutto su Madeleine di Sabina Andrisano; Menzione speciale a Giuseppe che sapeva volare di Luca Cucci; Premio Rai Cinema Channel a Kelime di Federico Mudoni e il Premio Unisalento va a Il tradimento di Ippocrate di Giuseppe De Mita.
“Il tentativo è di fare quella che noi definiamo l’epopea comedy cioè immaginare una saga all’americana però con un tono di commedia" spiega la sceneggiatrice che firma con il regista Sydney Sibilia e Luigi Di Capua lo script dei due Smetto quando voglio - Reloaded e Revolution, le cui riprese in contemporanea sono iniziate prima di Pasqua. Ha anche cosceneggiato Nella battaglia di Francesca Comencini con protagonista Lucia Mascino, ciak il 6 maggio, e il drammatico Acqua santa di Laura Bispuri
L'attore è protagonista con Lucia Mascino della commedia Fräulein. Una fiaba d’inverno di Caterina Carone: "Questa storia d’amicizia, non d’amore, è un film piccolo che andava fatto perché mi pulisco di tante cose. Mi ha detto l’autrice: nel film arrivi vestito come nei cinepanettoni, con il colbacco di pelliccia, e poi piano piano cambi". De Sica annuncia poi un progetto con Fausto Brizzi e il ritorno in tv, "mi hanno proposto di condurre Zelig e Striscia la notizia"
Virgin Mountain di Dagur Kari e Baby(a)lone di Donato Rotunno fanno parte del Concorso europeo del Festival di Lecce. Il primo, vincitore di tre premi (Miglior film, attore e sceneggiatura) all’ultimo Tribeca Film Festival, è una malinconica commedia, ambientata nella capitale islandese sferzata dalla tormenta di neve, con protagonista un 40enne obeso, che vive ancora con la mamma. Il secondo film è un dramma lussemburghese di preadolescenti, cresciuti troppo in fretta, entrambi in fuga dalla scuola e da situazioni familiari disastrose che li hanno induriti
Tre fratelli protagonisti de La gente resta, documentario di Maria Tilli prodotto da Fabrica con Rai Cinema e presentato al Festival di Lecce. Il racconto di una resistenza all'inquinamento ambientale