Premio Sakharov al regista ucraino Oleg Sentsov

Il presidente del Parlamento europeo Tajani ha annunciato il riconoscimento conferito dai presidenti dei gruppi politici: "Sentsov è il simbolo per la lotta dei prigionieri politici in Russia"


“Ho l’onore di annunciare che la conferenza dei presidenti dei gruppi politici ha appena deciso di attribuire il premio Sakharov 2018 a Oleg Sentsov“. Lo ha annunciato il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani alla plenaria, che ha risposto con un applauso. “Il premio gli è stato assegnato per il suo coraggio e la sua determinazione – ha aggiunto -. Il cineasta ucraino è diventato il simbolo per la lotta dei prigionieri politici in Russia e nel mondo. Il Parlamento esprime la sua solidarietà alla sua causa, chiediamo che sia immediatamente liberato”.

“La sua liberazione è altresì urgente per le gravi condizioni di salute in cui versa Sentsov, a seguito di un lungo sciopero della fame – ha precisato Tajani -. La sua battaglia condotta, mettendo a rischio la sua stessa vita, ci ricorda che è nostro dovere difendere il rispetto dei diritti umani ovunque nel mondo ed in qualsiasi circostanza”. Tajani ha ricordato che “il premio rappresenta uno dei momenti più simbolici del nostro Parlamento: essere sempre in prima linea a difendere e promuovere la libertà, la democrazia ed i diritti umani dentro e fuori i nostri confini”. Il presidente del Pe ha poi annunciato che “naturalmente saranno invitati alla cerimonia, anche gli altri due candidati finalisti che hanno raccolto consensi all’interno della conferenza dei presidenti”, vale a dire le Ong che si occupano del soccorso dei migranti e l’attivista marocchino Nasser Zefzafi.

L’assegnazione del Premio Sakharov a Oleg Sentsov da parte del Parlamento Europeo “accelererà la liberazione” del regista ucraino incarcerato in Russia: lo ha scritto su Facebook il presidente ucraino Petro Poroshenko. Sentsov è stato condannato a 20 anni di reclusione in Russia per aver tentato di “organizzare atti terroristici” in Crimea, la penisola in cui è nato e di cui non accetta l’annessione da parte di Mosca. Lui però si è sempre detto innocente e numerosi osservatori ritengono che dietro la condanna vi siano motivi politici. Sentsov ha digiunato in segno di protesta per quasi cinque mesi, da metà maggio fino a inizio ottobre, chiedendo la sua scarcerazione e quella di altri 64 ucraini che ritiene “prigionieri politici”.

Il presidente dei Socialisti e democratici (S&D) al Parlamento europeo, Udo Bullmann, “accoglie con favore” l’assegnazione del Premio Sakharov 2018 al regista ucraino Oleg Sentsov, un “prigioniero politico che non avrebbe mai dovuto passare neanche un giorno in prigione”. Bullmann si augura che il premio possa “indirizzare le autorità russe sul giusto cammino” e di “rilasciarlo immediatamente, oltre a liberare tutti gli altri giornalisti incarcerati ingiustamente”. Il leader S&D ribadisce poi il “suo sostegno alle ong impegnate nella ricerca e nel salvataggio dei migranti” – uno dei tre candidati finalisti al premio insieme all’attivista marocchino Nasser Zefzafi -, “che hanno salvato migliaia di vite e continuano a riempire il vergognoso vuoto lasciato dall’inazione di alcuni governi Ue”. 

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25 Ottobre 2018

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