Premio Prolo a Giorgio Arlorio e Pietro Perotti

L’Associazione Museo Nazionale del Cinema (AMNC) consegnerà il Premio Maria Adriana Prolo alla carriera allo sceneggiatore Giorgio Arlorio e all'ex operaio, artista e filmaker Pietro Perotti


In occasione del 36° Torino Film Festival, l’Associazione Museo Nazionale del Cinema (AMNC) consegnerà il Premio Maria Adriana Prolo alla carriera allo sceneggiatore Giorgio Arlorio e all’ex operaio, artista e filmaker Pietro Perotti. La cerimonia di consegna si terrà martedì 27 novembre alle ore 20.30 presso il Cinema Massimo (sala 3), con laudatio del critico cinematografico Steve Della Casa per Giorgio Arlorio, dello storico Marco Revelli e del sindacalista Aboubakar Soumahoto per Pietro Perotti.

Intitolato a Maria Adriana Prolo, fondatrice del Museo Nazionale del Cinema, il premio è stato conferito nelle scorse edizioni ai registi Giuseppe Bertolucci, Marco Bellocchio, Ugo Gregoretti, Giuliano Montaldo, Massimo Scaglione, Daniele Segre, Bruno Bozzetto, Lorenza Mazzetti, Costa-Gavras, David Grieco agli attori Roberto Herlitzka, Elio Pandolfi, Piera Degli Esposti, Lucia Bosè, Ottavia Piccolo e al compositore Manuel De Sica.

Giorgio Arlorio lega il suo nome alla città di Torino, che lo ha visto nascere e muovere i primi passi verso la carriera cinematografica, scrivendo racconti, pubblicando su diverse riviste sperimentali ed entrando in contatto con alcuni degli autori più importanti dell’epoca, come Cesare Pavese ed Elio Vittorini. Anche se uno degli scrittori più amati, e anche fonte d’ispirazione, è certamente Beppe Fenoglio, di cui Arlorio alla fine degli anni ’70 adatta per la televisione il romanzo La paga del sabato. Sempre a Torino si forma come aiuto regista e viene in contatto con Mario Soldati e Pietro Germi. Negli anni ’50 si trasferisce definitivamente a Roma, dove comincia a lavorare come sceneggiatore. Il suo nome si lega ai più grandi maestri del cinema: Gillo Pontecorvo, Dino Risi, Mario Camerini, Mauro Bolognini, Mario Monicelli. Proprio con quest’ultimo lavora a I compagni dando un contributo fondamentale per il doppiaggio, la scrittura dei dialoghi e la ricostruzione della Torino di fine ‘800. Arlorio ha anche scritto film di genere che hanno riscosso grande successo come La patata bollente di Steno, L’arciere delle mille e una notte di Antonio Margheriti, Il mercenario di Sergio Corbucci e Zorro di Duccio Tessari.

Pietro Perotti è nato a Ghemme in provincia di Novara, il paese di Alessandro Antonelli, nel 1939; entra in Fiat il 9 luglio 1969, subito dopo gli scontri di Corso Traiano; ha partecipato a tutte le lotte operaie occupandosi da subito di comunicazione all’interno della fabbrica, realizzando adesivi, giornali murali, scritte e disegni nei bagni, pupazzi di cartapesta, poi gommapiuma, che hanno fatto diventare i cortei “teatro di strada”. Con la sua cinepresa super8 ha documentato situazioni e lotte operaie a Mirafiori dal 1974 a oggi. Grazie a questo materiale inedito ha realizzato Senzachiederepermesso che dipinge un affresco di vita operaia in quella che è stata la più grande fabbrica metalmeccanica d’Europa. Dopo essersi licenziato dalla Fiat, il 25 aprile 1985, continua a creare pupazzi e installazioni di gommapiuma per teatri, televisioni e artisti come Stefano Benni, Altan e per tutte le situazioni di lotta e opposizione.

In occasione della doppia consegna del Premio verrà proiettato Senzachiederepermesso di Pietro Perotti e Pier Milanese (2014, 95′). “Fino a pochi anni fa – dichiarano gli autori – Torino è stata una città soprattutto operaia. C’era allora un clima di grande partecipazione e condivisione, le conquiste operaie erano dilagate contaminando ampi strati della società. Ma la storiografia ufficiale ricorda il decennio dal 1969 al 1980 solo per i fatti di terrorismo e la marcia dei capi, diventata poi ‘la marcia dei quarantamila’. Oggi degli operai si parla sempre meno e soprattutto quando si tratta di togliere loro i diritti conquistati in anni di lotte e sacrifici. Con questo documentario vogliamo ricordare, con immagini di repertorio ma soprattutto inedite, il ruolo che la classe operaia, soprattutto alla Fiat, ha avuto in quegli anni. Sono stati anni di conquiste che hanno coinvolto milioni di lavoratori, ma anche di delusioni e sconfitte. Vogliamo dare visibilità, dignità e giustizia a quelle lotte, ai valori sempre attuali che esprimevano, e a tutti gli operai e operaie che ne sono stati protagonisti.”

La rivista dell’AMNC Mondo Niovo 18-24 ft/s dedicherà al premiato un doppio numero monografico curato dalla direttrice Caterina Taricano e dal presidente dell’AMNC Vittorio Sclaverani, contenente numerose e prestigiose testimonianze tra cui Fausto Bertinotti, Ivan Cotroneo, Matteo Garrone, David Grieco, Felice Laudadio, Citto Maselli, Emanuela Piovano, Stefano Rulli e Paolo Taviani su Arlorio e Altan, Piero Gilardi, Carlo Minoli, Giovanni Piperno e Gianni Usai su Perotti, oltre a un intervista inedita a Pietro Perotti e una testimonianza inedita su Torino di Giorgio Arlorio.

La pubblicazione di Mondo Niovo è resa possibile grazie al sostegno della Regione Piemonte. Il Premio Maria Adriana Prolo è un’iniziativa curata dall’Associazione Museo Nazionale del Cinema nell’ambito del progetto Nuovo Cinema Piemonte 2018 sostenuto dalla Fondazione CRT.

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