Il Premio “Civitas Vitae – Rendere la longevità risorsa di coesione sociale” va a Roan Johnson, regista di Piuma, presentato nel Concorso Venezia 73.
Promosso dalla Fondazione OIC Onlus il premio collaterale della 73. Mostra di Venezia viene assegnato a un regista o interprete capace di veicolare un’immagine al di fuori degli schemi della longevità ed in generale delle persone in situazione di fragilità.
Questa la motivazione: “Talentuoso regista e sapido sceneggiatore, Roan Johnson racconta una (stra)ordinaria storia di coesione sociale, illuminando con profonda leggerezza il passo a due di Ferro e Cate, giovanissima coppia alle prese con una gravidanza inaspettata. Senza edulcorare la realtà, ma senza eludere le risate, Johnson utilizza il formato famiglia per analizzare i rapporti intergenerazionali – giovani, adulti, anziani – e sottolineare come, in mezzo a mille difficoltà, l’unione continui a fare la forza. Con il personaggio di Nonno Lino, infine, regala una potente, divertente e resistente immagine di longevità: fuori dagli schemi, dentro la vita”.
La cerimonia di consegna del Premio “Civitas Vitae” si terrà domani sabato 10 settembre alle ore 11.00 presso lo Spazio Fondazione Ente dello Spettacolo (Sala Tropicana 1) all’Hotel Excelsior.
Sarà Microcinema a distribuire nelle sale italiane il film Leone d'Oro 2016, The woman who left, nuovo capolavoro di Lav Diaz. La pellicola, che nonostante il massimo riconoscimento al Lido non aveva ancora distribuzione e che si temeva restasse appannaggio soltanto dei cinefili che l'hanno apprezzata alla 73esima Mostra di Venezia, sarà quindi visibile a tutti, permettendo così agli spettatori del nostro Paese di ammirare per la prima volta un'opera del maestro filippino sul grande schermo
Il film di Denis Villeneuve segnalato dalla giuria di critici e giornalisti come il migliore per l'uso degli effetti speciali. Una menzione è andata a Voyage of Time di Terrence Malick per l'uso del digitale originale e privo di referenti
Il direttore della Mostra commenta i premi della 73ma edizione. In una stagione non felice per il cinema italiano, si conferma la vitalità del documentario con il premio di Orizzonti a Liberami. E sulla durata monstre del Leone d'oro The Woman Who Left: "Vorrà dire che si andrà a cercare il suo pubblico sulle piattaforme tv"
Anche se l’Italia è rimasta a bocca asciutta in termini di premi ‘grossi’, portiamo a casa con soddisfazione il premio Orizzonti a Liberami di Federica Di Giacomo, curiosa indagine antropologica sugli esorcismi nel Sud Italia. Qualcuno ha chiesto al presidente Guédiguian se per caso il fatto di non conoscere l’italiano e non aver colto tutte le sfumature grottesche del film possa aver influenzato il giudizio finale: “Ma io lo parlo l’italiano – risponde il Presidente, in italiano, e poi continua, nella sua lingua – il film è un’allegoria di quello che succede nella nostra società". Mentre su Lav Diaz dice Sam Mendes: "non abbiamo pensato alla distribuzione, solo al film. Speriamo che premiarlo contribuisca a incoraggiare il pubblico"