“La Chioma di Berenice”, i vincitori del Premio Cinearti 2024

Tra i premiati della 25ma edizione Matteo Garrone, Antonio Albanese, Alba Rohrwacher, Daniele Vicari, Franco Nero e il direttore della fotografia Nino Celeste

'Io capitano' a New York

Sono stati assegnati all’Arena Estiva della Casa del Cinema di Villa Borghese i riconoscimenti del Premio Internazionale Cinearti “La Chioma di Berenice”, giunto alla 25ma edizione. Il Premio, istituito nel 1998 dalla CNA, è stato concepito e voluto come “riconoscimento e omaggio alla cinematografia italiana e alle professionalità artistiche ed artigianali che caratterizzano ogni produzione”.

Dalla 22ma edizione il Direttore artistico di “La Chioma di Berenice” è Antonio Flamini, curatore e organizzatore di importanti rassegne e festival cinematografici italiani e internazionali. Presidente del Premio fin dalla sua istituzione è Graziella Pera, storica stilista e scenografa italiana, insignita del Premio Qualità per Ricomincio da tre di Massimo Troisi e del Premio Montecatini per lo spettacolo televisivo Indietro tutta, attualmente docente di Fashion Design presso l’Accademia di Belle Arti di Roma.

A premiare le 14 categorie, una Giuria di qualità formata da 28 personalità del mondo del cinema, capitanata da Milena Vukotic – Presidente di Giuria – e formata da Maurizio Nardi (Truccatore), Luigi Rocchetti (Truccatore), Aldo Signoretti (Acconciatore), Marco Perna (Acconciatore), Ursula Patzak (Costumista), Eva Coen (Costumista), Lorenzo Baraldi (Scenografo), Giovanni Licheri (Scenografo), Stefano Reali (regista – musicista), Andrea Guerra (compositore), Nino Celeste (Direttore fotografia), Roberto Girometti (Direttore fotografia), Ezio di Monte (Arredatore), Bruno Amalfitano (Arredatore), Vincent Riotta (attore), Andrea Roncato (attore), Anna Ferraioli Ravel (attrice), Gianni Mammolotti (autore fotografia), Gianni Ippoliti (conduttore ed autore tv), Rino Barillari (fotografo), Teresa Razzauti (casting director), Marco Leonardi (Attore), Angelo Longoni (regista), Claudio Esposito (produttore), Francesco Lattarulo (produttore), Pino Quartullo (attore), Roberto Giacobbo (conduttore tv e giornalista) e Federico Moccia (regista, scrittore e autore).

Vincitori 2024

  • Migliore trucco: Diego Prestopino per The Palace di Roman Polanski
  • Migliore acconciatura: Alberta Giuliani per Rapito di Marco Bellocchio
  • Migliore scenografia: Carmine Guarino per Comandante di Edoardo De Angelis
  • Migliore arredatore: Valeria Vecellio per Rapito di Marco Bellocchio
  • Miglior attrice: Alba Rohrwacher per Mi fanno male i capelli di Roberta Torre
  • Migliore compositore: Michele Braga per Mixed by Erry di Sydney Sibilia
  • Miglior doppiaggio: IYUNO ITALY per Guardiani della Galassia 3 di James Gunn
  • Miglior montaggio: Marco Spoletini per Io capitano di Matteo Garrone
  • Miglior cortometraggio: La giustificazione di Alex Marano
  • Miglior documentario: Fela, il mio dio vivente di Daniele Vicari
  • Menzione speciale per Procida realizzato da 12 ragazzi tra i 17 e i 25 anni diretti da Leonardo Di Costanzo
  • Miglior attore: Antonio Albanese per Cento domeniche di Antonio Albanese
  • Migliore autore della fotografia: Paolo Carnera per Io capitano di Matteo Garrone
  • Migliori costumi: Carlo Poggioli per The Palace di Roman Polanski
  • Miglior produttore: Archimede, Raicinema, Pathé, Tarantula per Io capitano di Matteo Garrone
  • Miglior regia: Sydney Sibilia per Mixed by Erry
  • Migliore serie TV: Call My Agent – Italia di Luca Ribuoli
  • Miglior film: Io capitano di Matteo Garrone

Nel corso della serata finale sono stati assegnati dal Comitato scientifico, due Premi alla Carriera, all’attore Franco Nero e al direttore della fotografia Nino Celeste (La piovra, La squadra, Un posto al sole).

A Franco Nero con la seguente motivazione: “Interprete eclettico, originale e di altissima professionalità, è stato un impagabile protagonista dello spaghetti western italiano, quindi libero da schemi e da pregiudizi: ha appassionato grandi e piccoli con i suoi intensi occhi blu, attraversando il cinema nel più ampio dei modi, dai grandi autori alle pellicole più popolari e commerciali, ma sempre con estrema competenza. A Franco Nero va il Premio Chioma di Berenice alla carriera”.

A Nino Celeste: “Per una vita dedicata alla luce e una carriera devota al cinema e alla televisione. Questo premio alla carriera celebra un percorso artistico molto importante per la storia dell’audiovisivo, caratterizzato da una grande varietà di esperienze e dall’immutata capacità di esprimere attraverso il colore e la luce gli aspetti intimi e psicologici dei personaggi”.

Nella serata sono stati inoltre ricordati Marcello Mastroianni di cui ricorre il centenario della nascita, Maria Rosaria Omaggio attrice di teatro, cinema e televisione, scrittrice per tanti anni membro della Giuria, recentemente scomparsa e Gaetano Di Vaio regista, sceneggiatore, produttore e attore delle prime stagioni di Gomorra su Sky, che purtroppo ci ha lasciato tragicamente e improvvisamente lo scorso 22 maggio. Alla sua compagna Fulvia Guardascione è stata consegnata una targa con la seguente motivazione: “A Gaetano, uomo di raro acume e coraggio, che ha combattuto dalla parte giusta della vita facendo tesoro delle vite precedenti, trasformando grazie al cinema le esperienze vissute in doni preziosi ai figli, alla famiglia, alla città, al cinema. Creativo, creatore, produttore e narratore, con il suo intuito e la sua empatia ha aperto le strade alle grandi produzioni che hanno segnato la storia di Napoli. Un uomo libero che ha creduto tra i primi alla grande famiglia di CNA Cinema e Audiovisivo, applicando il valore dello stare insieme con tante collaborazioni e progetti condivisi. Ci sono uomini che vivono dopo la morte nei segni che lasciano. Gaetano vivrà nelle vite, nell’agire, nel futuro di tutti noi.” (A.C.)

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18 Luglio 2024

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