La prima volta al festival del Cardinale Angelo Scola, il Patriarca di Venezia, ha coinciso con la consegna del Premio Bresson, un riconoscimento che, sotto l’egida dell’Ente dello Spettacolo, ha da sempre sottolineato l’impegno spirituale di cineasti come Wenders e Zanussi. Quest’anno è andato al polacco Jerzy Stuhr, allievo di Kieslowski, attore (è tra gli interpreti di Persona non grata) ma anche raffinato regista che alla Mostra, negli anni scorsi, ha portato Storie d’amore e Sette giorni nella vita di un uomo richiamando l’attenzione della critica soprattutto cristiana.
“Nel mio lavoro, tutto dedicato a descrivere l’essere umano e costruire una speranza, pur cercando di non essere didascalico, sono spesso assalito dall’incertezza. Premi come questo ti danno una grande forza perché ti fanno capire che qualcuno è d’accordo con te”.
Alla premiazione, nello spazio dove la redazione di Cinematografo conduce la diretta dalla Mostra, c’erano anche Marco Müller e Davide Croff, oltre a Gaetano Blandini, che ha portato al Patriarca i saluti del ministro. Scola ha sottolineato come il cinema, col suo potente e straordinario linguaggio, esprima il travaglio in atto nella sfera affettiva dell’essere umano. “A volte lo fa bene, a volte male, e questo va valutato”, ha aggiunto il Cardinale, che tra i suoi film preferiti cita Amadeus e Les Choristes.
A margine della premiazione, Stuhr ha fatto cenno alla sua partecipazione al nuovo film di Nanni Moretti. “Sarò un produttore televisivo alla Berlusconi, a cui abbiamo scherzosamente dato il nome di Sturowski. La sua funzione, nella storia, è quella di incarnare la categoria umana e politica fortemente criticata dal regista. Moretti mi ha messo in bocca parole di fuoco, affermazioni pesantissime contro gli italiani, che non mi sento di ripetere e che mai mi sarebbero venute in mente. Aver partecipato al Caimano – avverte Stuhr – non equivale a sposarne la posizione dichiaratamente antiberlusconiana, tuttavia condivido gran parte delle amarezze politiche espresse da Nanni Moretti”.
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La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.
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